Ancona, baby picchiatori in piazza del Papa. Scoppia la rissa, in 10 sotto accusa per la vendetta contro due fidanzatini

Due ragazzi faranno volontariato

Ancona, baby picchiatori in piazza del Papa. Scoppia la rissa, in 10 sotto accusa per la vendetta contro due fidanzatini
Ancona, baby picchiatori in piazza del Papa. Scoppia la rissa, in 10 sotto accusa per la vendetta contro due fidanzatini
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 24 Gennaio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 15:16

ANCONA I vecchi rancori avevano acceso la miccia. Una parola di troppo e gli sguardi di sfida avevano fatto il resto, trasformando piazza del Papa in un ring, tra calci, pugni e bottiglie di vetro brandite come armi. C’erano stati almeno tre feriti portati al pronto soccorso. Era la notte del 31 maggio del 2020. Per quella maxi zuffa, si sono aperti due procedimenti penali: uno è in corso al tribunale ordinario, con tre ragazzi maggiorenni (all’epoca avevano tra i 18 e i 21 anni) finiti sul banco degli imputati. L’altro si sta tenendo al Tribunale dei Minorenni e vede coinvolti dieci ragazzi, residenti tra Ancona e la Val Musone. 

L’imputazione

All’epoca della mega rissa avevano tra i 15 e i 17 anni.

Ora, devono rispondere a vario titolo di rissa e lesioni personali, considerando che c’erano stati tre feriti con prognosi dai 20 ai 30 giorni. Ieri, il giudice Laura Seveso ha accolto per due giovani - hanno finito gli studi e lavorano - la richiesta di messa alla prova. Per otto mesi faranno volontariato. Un altro ragazzo ha chiesto di essere ammesso alla Map. Il giudice si esprimerà il 12 marzo, quando verranno discusse le posizioni degli altri indagati. Qualcuno vuole procedere con il rito abbreviato, altri con l’ordinario e, in caso di rinvio a giudizio, affrontare il dibattimento. Tra i ragazzi portati all’ospedale c’erano stati anche i due fidanzatini 17enni che nel corso della Notte Bianca del 2019 (quella del concerto dei Subsonica) erano stati aggrediti al porto da una baby gang che, poi, si era vantata sui social della violenza. Della coppia, lui aveva subito la frattura di una costola, lei era invece caduta malamente nel parapiglia, facendosi male a un ginocchio. Il ragazzo è finito sotto accusa in questo filone processuale: avrebbe bandito una bottiglia di vetro, probabilmente per difendersi.

Le indagini

La violenza esplosa al porto sarebbe direttamente collegata alla zuffa scoppiata in piazza del Papa, nata come una sorta di spedizione punitiva contro la coppia di fidanzati e i loro amici, responsabili di aver denunciato quanto accaduto nel corso della Notte Bianca. Qualche componente del gruppo dei baby bulli aveva riconosciuto la coppietta e così era scoppiata la mega zuffa. Era andata in scena sul lato della Prefettura, sotto gli occhi di centinaia di persone che stavano trascorrendo la serata nel salotto della movida cittadina. Qualcuno aveva anche ripreso le scene choc con il cellulare: «Guarda che bastonate» si sentiva dire. Un parapiglia infernale terminato con l’arrivo della polizia, che nel giro di 48 ore era riuscita a denunciare i protagonisti della zuffa. I fidanzatini (assistiti dal legale Alessandro Scaloni) erano finiti a Torrette: la ragazza aveva subito la frattura del polso, il ragazzo un trauma cranico e contusioni multiple. Un 16enne (anche lui sotto accusa nel processo minorile) aveva riportato ferite al labbro e fratture dentali. Tra i difensori, gli avvocati Francesca Petruzzo, Marco Giorgetti, Annavittoria Banzi e Micaela Dentici.

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