Ascensore fuori uso e aula non prenotata, l’udienza si deve fare in ambulanza della Croce Verde: tribunale di Ancona a ostacoli per un tetraplegico

Ascensore out e aula non prenotata, l’udienza si deve fare in ambulanza della Croce Verde
Ascensore out e aula non prenotata, l’udienza si deve fare in ambulanza della Croce Verde
di Federica Serfilippi
2 Minuti di Lettura
Giovedì 6 Luglio 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:00

ANCONA Aula non prenotata e montacarichi del tribunale fuori uso: l’udienza si deve fare in ambulanza. Il caso, quanto mai singolare, si è verificato ieri mattina e ha riguardato un paziente a cui doveva essere riconosciuto l’amministratore di sostegno a causa delle sue condizioni di salute. L’udienza si sarebbe dovuta svolgere a metà mattina in una delle aule preposte, davanti al giudice tutelare. E così, nel piazzale è arrivata in tempo per l’appuntamento l’ambulanza che trasportava l’uomo, proveniente da una struttura assistenziale.

 


L’impasse


Il volontario del mezzo, come gli era stato indicato, avrebbe dovuto portare il paziente in una delle aule. Attorno alle 11, il milite della onlus della Croce Verde è arrivato al quinto piano, da solo, chiedendo come avrebbe potuto fare. Perché la barella non entrava nei tre ascensori, e nemmeno nel montacarichi del palazzo di giustizia, peraltro fuori uso ormai da mesi.

Elevatore, quest’ultimo, solitamente utilizzato nelle situazioni di emergenza per il trasporto delle carrozzine e le barelle a sedia. È iniziato così un tam tam frenetico per cercare di aiutare il volontario, risolvere la problematica e poter svolgere regolarmente l’udienza fissata.

 
La decisione


Alla fine, pubblico ministero, giudice, il designato amministratore di sostegno e paziente si sono ritrovati nel luogo che ieri mattina è sembrato essere l’unico per ospitare l’udienza: l’ambulanza della Croce Verde che aveva accompagnato il 60enne in tribunale. L’aula improvvisata è rimasta attiva per una mezz’oretta. Il tempo di vagliare la situazione del disabile, l’esigenza di avere un amministratore e la vicenda in cui è rimasto coinvolto.

 
L’inchiesta


Da quanto emerso, il 60enne - che nonostante la sua condizione, non è stato privato della voce - sarebbe rimasto vittima di una trappola fatta scattare dalla badante, che avrebbe cercato di appropriarsi in maniera illecita di alcuni beni. La donna è finita sotto inchiesta e, ora, il 60enne ha bisogno di un amministratore e di un avvocato per tutelare la sua posizione. In programma ci sarebbe anche un incidente probatorio. 
È importante specificare che l’indagine è in una fase preliminare e che ancora tutti gli accertamenti sono in corso. Ma, intanto, ieri l’aula del tribunale si è trasferita nel mezzo per il soccorso secondario. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA