ANCONA Di sicuro non era un ladro esile. Lo suggeriscono la telecamera della vicina tabaccheria che ne ha immortalato il fisico piazzato e il peso del tombino di ghisa, sradicato dall’asfalto e scaraventato con violenza contro la vetrata del bistrot Do’ Vizi di via XXIX Settembre, attorno alle 3 dell’altra notte.
Il bottino
Tanta fatica per un bottino non memorabile: il ladro è scappato con circa 300 euro - il fondo prelevato dalla cassa - e alcune bottiglie di superalcolici.
«Ha forzato una porta scorrevole con il piede di metallo di un tavolino - racconta il titolare, Michele Zannini -. Ha portato via circa 300 euro dalla cassa e sigarette e gratta e vinci per 4-5mila euro». Le bionde le ha selezionate con cura, scegliendone solo alcune. Poi è scappato, ma è stato ripreso dalle spycam. Avrebbe tentato anche un terzo colpo in un bar del centro, sempre l’altra notte. Le ricerche sono state subito avviate e la polizia, anche con il contributo della Scientifica, sarebbe riuscita a fermare il presunto ladro, tradito da un tatuaggio sul polso ma anche dalle impronte: ha agito a mani nude, mentre aveva il volto parzialmente coperto dal cappuccio del giubbotto.
«Bel regalo di Natale» commentano con sarcasmo Andrea Zarletti e Federico Fortunati, soci del Do’ Vizi. «I danni sono ingenti, ma contiamo di riparare tutto in tempi rapidi - aggiungono -. Abbiamo serate programmate e il cenone di Capodanno da salvare. Ci rimbocchiamo le maniche e ripartiamo, nessuno potrà fermarci». Nel loro caso, il ladro ha sradicato da terra due tombini. Uno è stato trovato nei pressi della fermata dei bus di via XXIX Settembre, un altro all’interno del bistrot, circondato da vetri in frantumi. Dalla cassa sono spariti circa 300 euro, dalla cantina alcuni superalcolici. Le tracce lasciate hanno consentito alla polizia di fermare un sospettato, che coinciderebbe con l’uomo ripreso dalle spycam al Giuliani e da Do’ Vizi: corporatura robusta, carnagione chiara, barbetta e quel tatuaggio inconfondibile.