Ex Shalimar, da discoteca a struttura sociosanitaria: lo stabile di Senigallia venduto all’asta alla Muzon Immobiliare

L’ad Curcio: «Progettualità innovativa»

Ex Shalimar, da discoteca a struttura sociosanitaria
Ex Shalimar, da discoteca a struttura sociosanitaria
di Sabrina Marinelli
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Lunedì 25 Marzo 2024, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 26 Marzo, 07:13

SENIGALLIA Presentato in Comune il progetto per il recupero dell’ex Shalimar da trasformare in struttura sociosanitaria. La proprietà conta di ultimare l’intervento entro il 2025 ma la tempistica dipenderà dagli uffici comunali e dalle scelte dell’Amministrazione. Nell’estate del 2022 l’edificio, che ospitava la storica discoteca di via Berardinelli, è stato aggiudicato all’asta dalla Muzon Immobiliare Srl di Roma. «C’eravamo impegnati a ridare nuova vita al compendio immobiliare in due anni – ricorda l’amministratore delegato Simone Curcio -. Per quanto ci riguarda la promessa, è stata mantenuta. Siamo partiti dalla selezione delle offerte pervenute e, dunque, dalla scelta della futura destinazione». 

Il partner

L’immobiliare ha quindi trovato un partner che già opera nel settore, interessato a investire. «Tra i diversi interventi proposti – prosegue - abbiamo tenuto conto della qualità del progetto, dell’affidabilità del futuro utilizzatore della struttura e dell’impatto sull’ambiente e sulla cittadinanza. Siamo fiduciosi che la scelta compiuta possa restituire alla città uno dei luoghi a cui è più affezionata e, al tempo stesso, assicurare alla comunità un valore di lungo periodo». La scelta della destinazione sociosanitaria è stata un’opportunità come spiega l’amministratore delegato, che aggiunge: «Era nostra intenzione individuare un partner commerciale affidabile, che avesse la piena conoscenza del territorio. La scelta operata è stata solo la naturale conseguenza di tutte queste considerazioni». La definizione del progetto è stata la fase più importante di tutto il processo di selezione.

La proposta

«Volevamo una progettualità innovativa – spiega - ma al tempo stesso in armonia con il contesto paesaggistico dell’area.

La proposta su cui abbiamo puntato è stata elaborata, su incarico del nostro partner, da un primario studio di architettura, famoso anche all’estero per aver realizzato altre strutture della stessa tipologia. Abbiamo anche condiviso l’idea progettuale con gli uffici comunali preposti che hanno accolto positivamente le soluzioni adottate. Siamo convinti che, sotto questo profilo, non potevamo fare di meglio e che la città lo apprezzerà». Difficile fissare dei tempi certi perché il recupero dell’ex Shalimar dovrà coincidere con un progetto presentato dal partner commerciale, che dovrà riorganizzare gli spazi nell’attuale sede a cui si affiancherebbe l’ex Shalimar.

Lo sviluppo

«Alla base dello sviluppo dell’area c’è un contratto commerciale che deve ancora perfezionarsi in tutte le sue parti. Da parte nostra, come proprietari dell’area, tutte le condizioni si sono realizzate. Diversamente, il nostro partner è in attesa di ricevere alcune risposte dagli uffici del Comune, essenziali per andare avanti nell’accordo. Speriamo che il sindaco e tutta l’amministrazione comunale facciano proprio l’interesse di realizzare il progetto, permettendo al partner di sciogliere quanto prima le riserve». Se tutto andrà bene l’intervento si concluderà entro l’anno 2025. Al contrario, i proprietari ripartiranno da zero avviando nuove trattative con altri interessati, con tempi tutt’altro che certi. 

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