Arriva la stangata alla Fondazione Città di Senigallia. Ecco la sentenza choc: addio a 14,5 milioni

Arriva la stangata alla Fondazione Città di Senigallia. Ecco la sentenza choc: addio a 14,5 milioni
Arriva la stangata alla Fondazione Città di Senigallia. Ecco la sentenza choc: addio a 14,5 milioni
di Sabrina Marinelli
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Martedì 25 Aprile 2023, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 12:44

SENIGALLIA -  La Fondazione Città di Senigallia dovrà restituire ad Autostrade per l’Italia Spa oltre 14 milioni e 500mila euro, per gli espropri e le occupazioni temporanee legate ai cantieri della terza corsia e della complanare. Così ha deciso la Cassazione respingendo il ricorso dell’ente che gestisce la residenza protetta per anziani. Il verdetto è arrivato ieri mattina. «La Fondazione ha l’obbligo di dover restituire un ingente importo, già incassato da anni – spiega l’avvocato Corrado Canafoglia, commissario straordinario –, è in fase di determinazione ma, secondo le stime degli uffici, supera i 14 milioni e 500mila euro». 

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L’attività 

 


La Fondazione eroga servizi sociosanitari di residenza protetta a 42 anziani, assistenza ad 8 alluvionati e 15 malati psichiatrici, ha alle proprie dipendenze 30 lavoratori e, tramite la concessione gratuita dei suoi immobili, permette ad alcuni enti di prestare assistenza nel territorio a favore di malati psichiatrici e ad oltre 130 famiglie in difficoltà tramite l’erogazione di beni alimentari, nonché un’educazione culturale e musicale ad oltre 400 giovani. «Allo stato non sussiste alcun motivo d’interruzione dei servizi erogati – rassicura Canafoglia - né di inadempimento agli obblighi assunti con i fornitori.

Verrà intensificata l’attività di risanamento intrapresa durante il commissariamento che, ad oggi, ha dato concreti risultati. Auspico che tutti i soggetti, pubblici e privati compresa la politica comunale e regionale, collaborino all’attività di risanamento e di risoluzione di tale seria problematica per permettere alla Fondazione di continuare ad erogare i propri servizi». 


Attualmente l’ente ha una disponibilità economica di 8.588.376,65 euro. «Adesso si deve aprire una discussione seria sul perché si sia arrivati a questo – interviene il sindaco Massimo Olivetti –, vorrei capire come mai nessuno negli ultimi dieci anni si sia accorto di cosa stesse accadendo dentro la Fondazione e non mi riferisco al Cda perché il Comune aveva l’obbligo di controllare, perché non l’ha fatto?». Sulla gestione finanziaria della Fondazione c’è un’indagine in corso da parte della procura e dell’Anac. «Dobbiamo capire ora come tirare fuori la Fondazione da questa gravissima situazione – prosegue Olivetti –, il Comune ha pochi margini, non è in grado di ricomprare il Musinf, ma siamo sui tavoli per trovare una soluzione insieme alla Regione». 


Il nodo


La Fondazione aveva comprato il Musinf dal Comune per lasciarglielo poi utilizzare. «Di fronte ad una sentenza provvisoria la somma ottenuta deve essere sempre mantenuta – conclude Olivetti – in previsione di quello che potrebbe accadere durante gli altri gradi di giudizio. Non si comprende perché la Fondazione abbia speso, almeno in parte, quei soldi. Mi aspetto che venga ritirata la risoluzione inserita all’ordine del giorno del Consiglio di venerdì da una parte dell’opposizione, perché mi sembra ovvio quanto sia stato indispensabile commissariare l’ente». Pd, Vola Senigallia, Vivi Senigallia e Diritti al futuro hanno presentato, prima della sentenza però, una risoluzione sulla contrarietà al rinnovo del commissariamento.
 

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