Senigallia, trentaduenne nei guai
Vende un flacone di metadone

Il metadone, l'hashish e il soldi trovati
Il metadone, l'hashish e il soldi trovati
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Sabato 20 Febbraio 2016, 17:48
 SENIGALLIA - I carabinieri della Compagnia di Senigallia hanno arrestato un trentaduenne, per spaccio e detenzione illegale di sostanze stupefacenti. Il giovane è stato trovato in possesso di 2 flaconi da 30ml ciascuno di metadone e circa 6 grammi di hashish.
La scorsa sera, i carabinieri del nucleo operativo, al termine di un periodo di osservazione, hanno bloccato il giovane all’interno della propria abitazione dopo che aveva ceduto, a titolo oneroso, un flacone di metadone ad un tossicodipendente del luogo, che sarà segnalato all’ufficio tossicodipendenze della prefettura di Ancona per uso personale non terapeutico di sostanza stupefacente.
Da qualche giorno infatti erano stati osservati movimenti sospetti nella zona. Durante l’appostamento i carabinieri hanno notato giungere nell’abitazione del giovane, in località Sant’Angelo a Senigallia, due persone note per essere tossicodipendenti. I carabinieri hanno atteso che uscissero di casa e all’apertura della porta hanno fatto irruzione nell’appartamento bloccando i presenti.
Il trentaduenne aveva appena spacciato un flacone di metadone da 30 ml. Addosso gli hanno trovato inoltre anche 620 euro ritenuti provento dell’attività di spaccio e sottoposta a sequestro. Inoltre in casa, nel corso della perquisizione, è stato sequestrato un altro flacone da 30 ml di metadone identico a quello spacciato, un “tocco” di hashish di circa 6 grammi nonché diverse siringhe per insulina monouso alcune già utilizzate ed una pipa tipo “bong” con resti combusti di sostanza stupefacente. Pertanto al trentaduenne oltre allo spaccio è stato contestato anche il reato di agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti avendo consentito ad altri nella propria abitazione di far uso di droga. 
Questa mattina il Tribunale di Ancona ha convalidato l’arresto e, procedendo con rito abbreviato, tenuto conto della riduzione di pena prevista dalla scelta del rito, ha condannato il senigalliese alla pena di 6 mesi di reclusione e 1.400 euro di multa.
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