Senigallia, vanno a vivere in Nord Europa ma incassano ancora 35mila euro di sussidi. Denunciati due extracomunitari

Controlli della polizia
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Sabato 13 Giugno 2020, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 10:03
SENIGALLIA - Bloccati i sussidi dell’Inps a due extracomunitari che avevano continuato a percepire soldi pur essendosi trasferiti in Nord Europa. Avevano infatti mantenuto la residenza in città. Si tratta di un bengalese e di una nigeriana, vissuti per tanti anni a Senigallia, e diventati nel frattempo cittadini italiani. Entrambi sono indagati. Le somme indebitamente percepite ammontano ad oltre 35mila euro. Sono durate circa sei mesi le indagini condotte dai poliziotti del Commissariato di Senigallia, diretto dal vicequestore Agostino Maurizio Licari, nell’ambito di un procedimento aperto dalla procura di Roma.

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Nel corso delle attività di controllo gli agenti hanno rilevato delle anomalie sulla posizione di due nuclei familiari anagraficamente residenti a Senigallia, composti da persone di origine extracomunitaria ma in possesso della cittadinanza italiana. I poliziotti infatti, nell’effettuare una serie di verifiche presso le abitazioni ed i luoghi frequentati, hanno accertato che i componenti delle due famiglie risultavano frequentemente assenti e inoltre non svolgevano, da tempo ormai, alcuna attività lavorativa. Il primo indagato è un 40enne del Bangladesh, B.M. le sue iniziali. Dopo aver abitato per tanti anni a Senigallia e svolto diverse attività, una volta licenziato aveva iniziato ad usufruire delle prestazioni economiche corrisposte dall’Inps per la disoccupazione nonché di altri benefici economici per problematiche familiari. Situazioni che si protraevano per periodi molto lunghi. 
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