Senigallia, maxi operazione antidroga
Arrestato uno spacciatore di hashish

I carabinieri hanno condotto le indagini
I carabinieri hanno condotto le indagini
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Venerdì 15 Luglio 2016, 13:43
SENIGALLIA - I Carabinieri del Nucleo Operativo di Senigallia hanno dato esecuzione ad ordinanza applicativa di misure cautelari  nei confronti di un trentatreenne, tunisino, residente a Senigallia.

Il magrebino è ritenuto  responsabile del reato di detenzione illecita, commercio, vendita e cessione al minuto di sostanze stupefacenti con particolare riferimento all’hashish. Le indagini  vennero avviate a seguito dell’accoltellamento di un rumeno, nei pressi di un bar in via Podesti a Senigallia nel luglio 2015,  nell’ambito di un regolamento di conti tra bande rivali per il controllo della prostituzione su strada. Durante quell’indagine, che in breve tempo portò all’identificazione e all’arresto dei responsabili, erano emersi frequenti contatti tra una prostituta, il suo protettore ed il tunisino arrestato, tutti caratterizzati da rituali cautele tipiche dei soggetti inseriti nel mercato illecito della droga, nei quali si configurava il reato di spaccio di stupefacenti. Il prosieguo delle indagini ha permesso di appurare che il tunisino coltivava rapporti con svariati soggetti che riforniva frequentemente di hashish. Le comunicazioni con tali soggetti avvenivano mediante l’utilizzo di linguaggio in codice “hai un caffè”, “mi prendo un aperitivo” per indicare il tipo e le dosi d’acquistare, ed erano riferibili ad attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Il tutto con l’adozione di modalità operative ampiamente collaudate, sintomatiche del significativo livello organizzativo raggiunto dal tunisino. I servizi di appostamento svolti dai Carabinieri del Nucleo Operativo hanno consentito di rinvenire droga dopo che alcuni noti assuntori si erano incontrati con il tunisino. L’attività svolta ha portato alla luce che l’indagato intratteneva rapporti con un napoletano da anni residente a Senigallia. Dall’analisi dei rapporti tra i due è emerso che il partenopeo, almeno inizialmente, era il fornitore della sostanza stupefacente che il tunisino spacciava nella zona. L'inchiesta ha avuto come epicentro la “Montagnola” a Senigallia: 39 sono gli episodi totali di spaccio accertati dagli investigatori nel periodo ottobre – novembre 2015 e contestati al tunisino nell’ordinanza del Gip avvalorati dal sequestro di numerose dosi di hashish. Il 33enne tunisino arrestato, espletate le formalità di rito, è stato trasferito nella casa circondariale di Ancona Montacuto.
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