Lo sposo ci ripensa sul più bello
Addio nozze nell’isola da sogno

Lo sposo ci ripensa sul più bello Addio nozze nell’isola da sogno
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Giovedì 5 Gennaio 2017, 06:10
SENIGALLIA - Matrimoni in leggero aumento nel 2016 con le new entry delle unioni civili, in costante calo sono le nozze in chiesa. Il 2017 ha debuttato con un banchetto annullato, in programma ieri. Tra le coppie passate per l’ufficio dello stato civile del Comune nel corso del 2016 ce n’è stata infatti una formata da due trentenni senigalliesi, che avevano chiesto notizie sui permessi necessari per sposarsi all’estero. Avevano scelto un’isola del Pacifico per coronare il sogno d’amore ma, dopo aver prenotato tutto, il futuro sposo ha avuto un ripensamento e non se l’è sentita di impegnarsi, annullando tutto.

Alcuni degli invitati, che già avevano pagato il viaggio, sono partiti lo stesso.  Il 2016 è stato anche l’anno dei primi matrimoni gay grazie alla legge sulle unioni civili, con il primato di Antonio De Vitto e Daniel Anthony Neto, i primi due uomini uniti in matrimonio dal sindaco Mangialardi. Nell’anno 2016 appena trascorso nel Comune di Senigallia sono stati celebrati quindi 74 matrimoni con rito civile cioè in Comune. Di questi, 60 matrimoni si riferiscono a persone di cui almeno una era residente a Senigallia. Gli altri 14 hanno avuto come protagonisti sposi non residenti a Senigallia che hanno scelto la città dalla spiaggia di velluto però per giurarsi amore eterno. Sono stati celebrati 46 matrimoni con rito religioso. Nel 2015 erano stati 50 e nel 2014 erano stati 63 con un calo quindi costante. Trend invece positivo in generale perché dopo un 2015 in cui erano state 110 le coppie unite in matrimonio, nel 2016 sono state 120. Segno più anche se l’aumento è minimo Nel 2014 erano state 146 e nel 2010 invece 173.

Ci si sposa meno e meno davanti all’altare. «Nella precarietà dei sentimenti accade che sposarsi in chiesa sia un impegno solenne che non tutti se la sentono di prendere – spiega don Giancarlo Cicetti, parroco del Duomo –. La società di oggi porta più a relazioni mordi e fuggi, prediligendo le convivenze, mentre lo sposalizio in chiesa richiede un impegno per tutta la vita, coinvolge di più. I rapporti al giorno d’oggi sono però fragili, del resto il clima di temporaneità si avverte in tutto ormai, dal lavoro ai sentimenti. Di recente ho celebrato un 50esimo – racconta - e quel giorno di mezzo secolo fa mi ricordo che avevo celebrato quattro matrimoni, tutti nella stessa mattinata, adesso a momenti in un anno se ne celebrano quattro. Ci sono coppie che si sposano dopo aver avuto i figli, lo sto notando già da qualche anno». Per don Giancarlo Cicetti i ripensamenti a nozze già fissate non sono da condannare e nemmeno tanto rari.

“Dimostrano la serietà con cui viene presa la decisione di sposarsi – prosegue il parroco – quindi meglio una separazione prima che una dopo. A me è capitato con una coppia che, di comune accordo, si è resa conto di non essere pronta e ha annullato il matrimonio in chiesa. Se si sono resi conto che il sentimento non era solido, è stato giusto così». Il 2017 sul versante dei matrimonio potrebbe portare ad una novità con le location. Nei mesi scorsi infatti l’Amministrazione ha chiesto un parere al Demanio, proprietario della spiaggia, per sapere se fosse possibile celebrare riti civili direttamente sull’arenile come avviene già adesso in altre località balneari. Finora infatti sulla spiaggia di velluto non è possibile unirsi in matrimonio. Molte coppie hanno però realizzato una funzione doppia, scambiandosi le promesse di fronte al mare dopo averlo già fatto in Municipio per rendere più suggestiva e romantica la cerimonia.
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