«Non puoi andare a ballare con le amiche» Le spia anche il telefono: fermato lo stalker a Senigallia

«Non puoi andare a ballare con le amiche» Le spia anche il telefono: fermato lo stalker a Senigallia
«Non puoi andare a ballare con le amiche» Le spia anche il telefono: fermato lo stalker a Senigallia
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:20

SENIGALLIA Applicato ieri pomeriggio il braccialetto elettronico ad un 19enne, accusato di stalking nei confronti dell’ex fidanzata minorenne. I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona, guidati dal vice questore Carlo Pinto, hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare, disposta dal gip del Tribunale di Ancona, con la quale è stato disposto il divieto di avvicinamento con applicazione del braccialetto elettronico a carico di un 19enne di origine romena, indagato per il reato di atti persecutori commessi nei confronti dell’ex fidanzata, una ragazza di 17 anni. I fatti si sono svolti a Senigallia.

Le restrizioni

Il provvedimento prevede il divieto di avvicinamento sia alla vittima che ai suoi familiari ad una distanza non inferiore a due chilometri, nonché il divieto di comunicare con gli stessi attraverso qualsiasi mezzo, anche indiretto.

Da quanto appreso durante la fase investigativa, condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla procura di Ancona, l’indagato, nel periodo tra marzo e ottobre 2023, a Senigallia, avrebbe molestato con condotte reiterate la giovane fidanzata, insultandola continuamente, sia personalmente che attraverso messaggi telefonici, manifestando nei suoi confronti una gelosia assillante. Le impediva di andare a ballare con le amiche, controllava i contatti sul telefono cellulare, imponendole di cancellare tutte le chat con amici di sesso maschile.

Le lesioni

In più occasioni l’avrebbe percossa tirandole pugni sulle gambe e sbattendola sul muro, in un’occasione cagionandole ecchimosi su un orecchio. La relazione si è poi conclusa nel mese di ottobre ma il 19enne avrebbe proseguito nel tormentare la ex, prendendosela anche con i familiari che, nel tentativo di tutelarla e tutelarsi, si sono rivolti alla polizia. Da quanto emerso nella fase investigativa, il giovane avrebbe infatti minacciato reiteratamente anche l’incolumità dei familairi della giovane, in particolare del padre, della madre e del fratello minore, il tutto ingenerando uno stato di paura, sofferenza e sottomissione nella ragazza e un fondato timore per la propria incolumità e quella dei suoi familiari. All’esito dell’attività info-investigativa, il gip, accogliendo la richiesta della procura, ha disposto l’applicazione della misura cautelare che ieri pomeriggio è stata eseguita dagli agenti della Squadra Mobile, che si sono recati nel luogo di lavoro dell’indagato. Il provvedimento costituisce una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, che può essere impugnata.

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