SENIGALLIA - Clamoroso ribaltamento della sentenza per gli espropri della terza corsia, che vedrà la Fondazione Città di Senigallia, ex Irab Casa Protetta per Anziani, e Asur Marche restituire i risarcimenti milionari ad Autostrade per l'Italia con gli interessi. Dovranno versare rispettivamente 23,7 e 4,2 milioni di euro. Questo è quanto stabilisce la sentenza della Corte d'appello di Ancona, la numero 139 depositata il 4 febbraio, al termine del giudizio nel quale Autostrade per l'Italia è stata difesa dagli avvocati Paolo Vitali del Foro di Roma e Alessandro Santucci del Foro di Ancona.
La vicenda è iniziata nel 2011 quando un collegio tecnico, attivato dalla Fondazione Città di Senigallia nell'ambito della procedura espropriativa per la realizzazione della terza corsia dell'A14, ha attribuito al terreno espropriato e di proprietà della Fondazione per 4/5 e dell'Asur per 1/5, il valore di 21,5 milioni di euro. Nel maggio 2012 la Fondazione Città di Senigallia e l’Asur Marche hanno ottenuto dalla sezione distaccata di Senigallia del Tribunale di Ancona la condanna di Autostrade per l'Italia a corrispondere loro l'importo di 21,5 milioni di euro che, vista l'esecutività del provvedimento, Autostrade per l'Italia ha pagato, pur avendo contestato la pretesa e avendo anche promosso appello contro il provvedimento del giudice di Senigallia. L'epilogo della vicenda è giunto con la sentenza della Corte d'appello di Ancona. Secondo i giudici infatti la Fondazione Città di Senigallia e Asur Marche non avevano alcun diritto di ottenere un provvedimento di condanna al pagamento, sulla base della determinazione di un valore non definitivo.
Senigallia, espropri per la terza corsia
Ex Irab e Asur devono restituire 28 milioni
2 Minuti di Lettura
- Ultimo aggiornamento:
6 Febbraio, 05:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA