Bimba di non ancora 2 anni cardiopatica, lotta per la vita a Senigallia. Gioco di squadra per salvarla

Cardiopatica a quasi 2 anni, lotta per la vita. Fondazioni, è gioco di squadra per salvarla
Cardiopatica a quasi 2 anni, lotta per la vita. Fondazioni, è gioco di squadra per salvarla
di Sabrina Marinelli
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Venerdì 29 Settembre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 15:19

SENIGALLIA Non ha ancora due anni Quattara, e così piccola sta già lottando per la sua vita. Arriva dalla Costa d’Avorio e ha bisogno di un intervento al cuore. La Fondazione Maria Grazia Balducci Rossi, in collaborazione con l’associazione Una Voce per Padre Pio, l’ha fatta arrivare in Italia insieme alla madre. 

 
Arrivata a giugno


«È la seconda bambina cardiopatica dall’inizio dell’anno che siamo riusciti a far arrivare – racconta Tommaso Rossi, presidente della Fondazione –.

La prima, di appena un anno, è stata operata a gennaio a Torrette, ora sta meglio ed è tornata in Camerun. Quattara invece ha un anno e otto mesi, e arriva dalla Costa d’Avorio dove abbiamo un ospedale ma non disponiamo di tutte le specializzazioni mediche». L’hanno presa in carico a febbraio e a giugno è arrivata all’ospedale di Torrette dove è rimasta anche il mese di luglio. Le sue condizioni si sono aggravate e non è stato possibile operarla.

«Sono sopraggiunti problemi respiratori che hanno reso troppo rischioso sottoporla ad un intervento chirurgico – prosegue il presidente –, così grazie all’aiuto dell’associazione Patronesse di Ancona siamo riusciti a portarla a Roma. È stata poi ricoverata all’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma con la speranza di poterla operare. Del resto, non potevamo rimandarla a casa. In quelle condizioni sarebbe andata incontro ad una morte certa. Tenteremo ogni strada per aiutarla e garantirle un futuro». 


La Fondazione ha già speso circa 15mila euro, più o meno la stessa cifra sostenuta a gennaio per aiutare un’altra bimba cardiopatica del Camerun. «Si parla tanto di aiutare l’Africa ma sento solo parole – sbotta Tommaso Rossi –. I bambini sono il futuro di un paese e devono essere aiutati. Con i soldi che si spendono per mandare un carrarmato in Uganda quanti bambini potremmo salvare? Ringrazio intanto la sanità laziale perché Quattara è stata presa in carico al Bambin Gesù dal sistema sanitario e non dovremo pagare altro per le sue cure».

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