Caccia alle nutrie
​contro le alluvioni

SENIGALLIA - Via libera alla disinfestazione contro le nutrie, con la modifica della normativa che non le tutela più come specie protetta intanto insorge il Vivere Verde, che sabato si riunirà in assemblea, contro la cementificazione a ridosso del Fosso della Giustizia in una zona a rischio esondazione. Ad annunciare i provvedimenti nei confronti delle nutrie è il sindaco, di ritorno dagli stati generali sul rischio idrogeologico tenutisi a Roma. Molte lamentele sono arrivate per le nutrie che i residenti si sono trovati in giardino e qualcuno anche in casa. Gli animalisti non saranno contenti del provvedimento preso ma in molti attribuiscono alle nutrie la responsabilità di aver reso fragili gli argini, con le tane scavate all’interno. "Una delle prime persone a segnalarne la presenza ero stata io un paio di anni fa - lamenta Rosaria Parisano che ha scritto al sindaco - quando veramente erano solo una famiglia ma il problema non è stato preso in seria considerazione e adesso abbiamo una colonia di nutrie. Non so sindaco, se a lei farebbe piacere trovarne qualcuna nel suo giardino di casa e questo è successo ad alcuni abitanti di questa zona". Una soluzione è stata trovata modificando la legge. "Il problema delle nutrie è una questione che sta interessando l'intero territorio nazionale - spiega Maurizio Mangialardi - e rispetto al quale stanno cambiando le leggi e le normative in materia, che fino a poco tempo fa consideravano questo animale appartenente alla cosiddetta "fauna selvatica" e pertanto tutelato sia dalla normativa speciale che sanziona comportamenti criminosi nei confronti degli animali, affidando le rispettive competenze in capo alle Regioni e alle Province. Solo lo scorso agosto il Parlamento, recependo appunto il problema con l'urgenza che merita, ha modificato la legge e, pur in presenza di pareri ancora contrastanti, le nutrie dallo stato di "fauna selvatica" sono passate allo status di specie nociva alla stregua di animali infestanti e dannosi, con la previsione di trasferire la competenza per la gestione della questione ai comuni".



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