Angelo, papà da appena sei mesi
Morto in moto mentre andava al lavoro

Angelo, papà da appena sei mesi Morto in moto mentre andava al lavoro
di Gabriele Magagnini
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Martedì 2 Agosto 2016, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 23:01
RECANATI - Drammatico incidente ieri mattina, attorno alle ore 8, in via Capodaglio, nella zona industriale Squartabue di Recanati. Angelo Montanari, 38 anni, titolare con due fratelli della Gima Spa stava recandosi al lavoro, proveniente da Castelfidardo, in sella alla sua Suzuki, quando si è scontrato violentemente con la Ford Mondeo condotta dal recanatese E.S. di 62 anni, che sopraggiungeva dalla direzione opposta. 

L’incidente si è verificato all’altezza della stazione di servizio di via Capodaglio, in località Villa Musone, mentre a quell’ora sono in molti a recarsi al lavoro presso le tante aziende della zona industriale sorta al confine delle due province. Il centauro, sposato e padre di una piccola di soli sei mesi, stava procedendo in direzione Recanati quando, dalla parte opposta l’autovettura condotta dal recanatese stava svoltando a sinistra per immettersi all’interno della stazione di servizio.  Uno scontro violento tra i mezzi con la moto che finiva contro la parte anteriore della Ford e poi schizzava sul lato opposto con il conducente che veniva sbalzato a terra. L’impatto sull’asfalto risultava fatale nonostante il giovane industriale indossasse regolarmente il casco. Illeso o quasi il conducente dell’autovettura che chiudeva la sua corsa all’interno dell’area di servizio in stato di choc. Un attimo e sono scattati i soccorsi con ben tre ambulanze, quelle di Loreto, Osimo e Recanati chiamate ad intervenire anche se poi la chiamata di quella del Santa Lucia è stata annullata, oltre all’eliambulanza proveniente dall’ospedale regionale di Torrette. Ben presto, però, i soccorritori, prodigatisi per rianimare il giovane, hanno potuto constatare che per lui non c’erano più speranze. Il corpo di Angelo era ormai privo di vita, dopo il tremendo impatto sull’asfalto. Dolore e sgomento che sono accresciuti con l’arrivo degli amici della vittima sul luogo della tragedia. Sul posto per i rilievi di legge la polizia stradale di Macerata mentre la salma dell’industriale fidardense veniva trasportata, a disposizione dell’autorità giudiziaria, presso l’obitorio del Santa Lucia di Recanati. Dopo tutti gli accertamenti, dolorosi ma sempre necessari in tragedie come queste, è stato dato il nulla osta alla sepoltura del giovane papà.
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