Martinetti sotto il Ponte Angeli a Senigallia: verrà sollevato in caso di piena

Martinetti sotto il Ponte Angeli a Senigallia: verrà sollevato in caso di piena
Martinetti sotto il Ponte Angeli a Senigallia: verrà sollevato in caso di piena
di Sabrina Marinelli
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 09:59

SENIGALLIA Il “sistema martinetti” sembra essere la soluzione più idonea per alzare Ponte Angeli dell’8 dicembre 2018, in caso di piena. Macchinari verrebbero inseriti sotto l’impalcato, uno per lato, da azionare per sollevarlo, così da guadagnare spazio per far defluire la piena senza allagare il centro storico come, purtroppo, avvenuto il 15 settembre 2022. «Il vicecommissario Babini ha illustrato la soluzione del sistema di martinetti – spiega il sindaco Massimo Olivetti – per avere un franco di almeno mezzo metro. In caso di piena verrebbe attivato in maniera elettrica ma, se dovesse saltare la corrente, sarebbe meccanico e avverrebbe manualmente». 


Il confronto 

E’ stato illustrato martedì pomeriggio nel corso dell’incontro, promosso da Confartigianato, sul post alluvione a Palazzetto Baviera. «Per quanto riguarda ponte Garibaldi – prosegue il sindaco – Telecom sta ultimando le operazioni di spostamento del cavo e lunedì, salvo ulteriori imprevisti, il ponte sarà demolito.

Babini ci ha anche detto che il progetto del nuovo ponte è stato ultimato da Anas e, appena disponibile, ce lo sottoporrà. Per quello del Vallone, infine, verrà solo sistemato, non sarà necessario demolirlo e farlo nuovo. Sono stati stanziati 300mila euro». Nell’incontro si è parlato della situazione in cui versano le imprese a un anno dall’alluvione del 2022.

La referente senigalliese di Confartigianato, Francesca Petrini, ha illustrato alcuni dati. Delle 5.658 imprese presenti sul territorio del senigalliese, 444 sono state danneggiate dall’alluvione per complessivi 67 milioni di euro. Dai questionari è emerso che il 46% delle imprese ha ricevuto il contributo richiesto, il 15% in parte, il 19% non l’ha ricevuto mentre il 20% non l’ha richiesto. L’85% presenterà l’ulteriore richiesta di contributo ma il 45% ha difficoltà a reperire il tecnico per poter presentare la domanda.

Il vicecommissario ha rassicurato sul fatto che la proroga al 31 dicembre riguarda la presentazione delle domande di risarcimento. Ci saranno poi 55 giorni di tempo per l’istruttoria delle stesse. Babini ha inoltre risposto alla domanda del referente per i Balneari Confartigianato, Cristiano Curzi, assicurando che sarà trovata una soluzione per lo stoccaggio e dei rifiuti anomali recuperati sulle spiagge e garantito la massima attenzione alla manutenzione dei fiumi, come richiesto dall’imprenditore David Mugianesi. 

«La nostra priorità - ha detto nel suo intervento il presidente della Regione, Acquaroli -, oltre ai risarcimenti per chi ha subito un danno, è mettere in campo strategie per mitigare il rischio idrogeologico nel più breve tempo possibile e dare così tranquillità a chi vive e lavora in queste zone. Un cambio di passo rispetto al passato c’è stato con lo stanziamento, subito dopo l’alluvione, dei 400 milioni di euro da parte del governo». A chiudere i lavori gli interventi del presidente Sabbatini e del segretario Pierpaoli che ha invitato tutti a collaborare «per migliorare la comunicazione tra imprese e chi è chiamato a dare risposte. Confartigianato è a disposizione per tutela del territorio e di chi fa impresa».

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