OSIMO Dalle parole si prova a passare ai fatti. Il degrado e l’abbandono dell’ex ospedale Muzio Gallo di Villa finirà al centro di una discussione in consiglio regionale. Così si tenterà di far esporre in prima persona chi ha la competenza in merito, visto che il proprietario del grande stabile è l’Azienda sanitaria regionale, che risponde direttamente alla Regione.
La riqualificazione
E’ lo stesso ex sindaco Dino Latini, che ricopre il ruolo di presidente del consiglio regionale, ad annunciare di aver presentato una interrogazione sulla riqualificazione dell’ex ospedale Smom.
Il videomaker ha definito “ospedale più terrificante di Italia” l’ex Muzio Gallo, dal nome del Conte che lo diede in donazione alla Provincia e poi da qui alla Regione ma solo per finalità sociosanitarie.
Oltre a blitz ladreschi e vandalismi, le voci si sono rincorse per decenni su riti satanici e sacrifici di animali. Di certo c’è un immenso stabile in abbandono in mezzo ad un parco infestante, con residenti allarmati da tempo. Latini per questo ha predisposto un’interrogazione per il governatore delle Marche Francesco Acquaroli e l’assessore competente Filippo Saltamartini per «poter avere riscontro in merito allo stato attuale in cui si trova il Muzio Gallo e capire se la giunta possa valutare la fattibilità di ripristinare e recuperare tale struttura allo scopo di creare spazi utili alla comunità, di carattere sociale o sanitario».
La sorveglianza
Con l’interrogazione il presidente della stessa Assemblea legislativa chiede se sia possibile introdurre «misure di sicurezza più efficaci per impedire l’accesso e la vandalizzazione dell’edificio» e sollecita «una maggiore sorveglianza nonché la repressione di atti vandalici e raduni di teppisti nell’area dell’ospedale stessa». Infine, chiede di «individuare potenziali fonti di finanziamento per il restauro e la riqualificazione dell’ex ospedale in struttura socia sanitaria». Insomma, si va oltre la semplice manutenzione del verde infestante, richiesta con ordinanza l’estate scorsa dall’amministrazione Pugnaloni alla Ast e avviata proprio la scorsa settimana, seppur limitata alla zona vicina all’ex ospedale. Con l’interrogazione di Latini ora si chiede alla Regione di fare chiarezza sul destino dell’intera area.