OSIMO - Sandro Antonelli esce dalle Liste civiche. La rottura anticipata dal Corriere Adriatico si è consumata in queste ore ed è stata ufficializzata da una nota diffusa ieri dal vincitore delle primarie dell’aprile 2023. Primarie che a questo punto sono state vane, perché le Liste civiche latiniane dovranno puntare su altri: sulla ex capogruppo consigliare Monica Bordoni che fu battuta a sorpresa da Antonelli oppure su Dino Latini, che sarebbe alla sua sesta candidatura a sindaco me che pare l’unico a poter evitare un’ulteriore emorragia nel movimento, che nei giorni scorsi aveva perso gli ormai ex coordinatori Giulia Dionisi e Francesco Sallustio, poi l’ex assessore Damiano Pirani.
La contestazione
Tutti in aperta contestazione con la vecchia guardia delle Liste civiche, da Latini a Bordoni, da Simoncini a Giacchetti, che non avrebbero dato spazio alle nuove leve e che avrebbero impedito ad Antonelli di aprire la coalizione al centrodestra, dopo l’invito di Fratelli d’Italia.
Nonostante ciò, l’assemblea ha decretato come nuovi coordinatori al posto di Dionisi e Sallustio due nomi non qualsiasi, ovvero Monica Bordoni, capogabinetto di Latini in Regione, e Gilberta Giacchetti, presidente dell’Istituto Campana. Insomma, le due battute da Antonelli alle primarie, che avrebbe preferito altri alla segreteria del movimento. Così ieri ha annunciato il suo passo indietro: «Nell’ultimo anno - rivela - anziché essere sostenuto, molte volte sono stato attaccato e isolato all’interno del movimento. La mia colpa? Quella di aver vinto le primarie. Così si è creato in me un senso di malessere contrario alla fiducia e all’entusiasmo ricevuti dagli elettori delle primarie e da una parte del movimento. Ho atteso molti mesi per vedere se si potevano ricomporre i cocci, ma non ci sono le condizioni per una vera unità di intenti».
Per Antonelli «troppo spesso all’interno delle Civiche i toni si sono alzati» per questo ha deciso di «proseguire un mio percorso personale in continuità con l’attività finora svolta nel civismo». Antonelli assicura di «voler mandare a casa l’attuale inconcludente amministrazione» di centrosinistra e si dice disponibile «ad accogliere quanti vorranno condividere con me lo stesso obbiettivo». Ovvero il centrodestra. Fdi, Lega e Forza Italia sarebbero pronti a sostenerlo.