Quasimodo, a Numana
un tuffo verso la libertà

Un primo piano di Quasimodo
Un primo piano di Quasimodo
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Sabato 19 Luglio 2014, 17:44 - Ultimo aggiornamento: 21 Luglio, 18:44
NUMANA - “Presenza vip” sulla spiaggia della Caletta di Numana per la riabilitazione delle tartarughe marine. Nella giornata di oggi l’esemplare di Caretta Caretta Quasimodo ha cominciato il viaggio che potrebbe concludersi con il suo definitivo ritorno in mare.



Salito alla ribalta della cronaca nazionale nei mesi scorsi, grazie all’interessamento di importanti rotocalchi televisivi per la sua storia incredibile, l’ultimo arrivato nella clinica marina per animali convalescenti presenta un polmone atrofizzato, causa primaria di una malformazione del carapace simile a una gobba, ed è ancora vivo grazie alla prontezza della Fondazione Cetacea Onlus di Riccione, ma anche per la possibilità di accedere al progetto europeo di tutela ambientale NetCet.



In programma un periodo di semilibertà tra l’arenile dei Frati e la Spiaggiola in 1.200 metri quadri di acqua fino a metà Settembre. Biologi esperti ne studieranno il comportamento quotidianamente controllando di continuo il peso per verificare che sia in grado di alimentarsi in modo autonomo. Se tutto andrà per il giusto verso, Quasimodo a metà settembre potrà riprendere il mare.
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