Montemarciano, falsifica documenti
di parenti e preleva soldi dai conti

I controlli dei carabinieri lungo la Statale
I controlli dei carabinieri lungo la Statale
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Venerdì 11 Marzo 2016, 16:14
MONTEMARCIANO - E' stata denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Ancona una studentessa di 23 anni, originaria dell’India, residente a Serra de’ Conti, ipotizzando nei suoi confronti i reati di truffa, sostituzione di persona, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, uso di atto falso. L’indagine dei carabinieri, partita da una segnalazione della filiale di Marina di Montemarciano della UBI-Banca Popolare di Ancona, ha consentito di accertare che la giovane, in varie località della provincia, si era presentata a vari sportelli della stessa banca e mediante l’esibizione di fotocopie di documenti d’identità intestati a suoi connazionali tutti residenti a Serra de’ Conti, fotocopiati sovrapponendo la sua fotografia a quella effettiva degli intestatari, falsificando inoltre la firma sulle distinte di prelevamento, aveva indotto in errore gli impiegati, facendosi consegnare somme di denaro in contanti fino a 10.500 euro. La giovane interrogata nella caserma dei Carabinieri di Montemarciano ha confessato gli addebiti. Si è giustificata dicendo che nel mese di febbraio aveva effettuato alcune contrattazioni in borsa attraverso un  sito Internet.
Tali investimenti, confluiti sulla piattaforma internet attraverso una PostePay a lei intestata, avevano tuttavia prodotto soltanto delle perdite. La giovane ha ammesso che per inesperienza si era fatta prendere la mano. Per coprire un “buco” di circa 7.500 euro che aveva creato sul conto corrente dei suoi genitori, collegato alla sua PostePay, aveva deciso di sottrarre il denaro a suoi conoscenti falsificando i loro documenti ed effettuando i prelevamenti dai loro conti correnti, poi aveva versato il denaro ricavato sul conto corrente dei genitori. La giovane ha precisato di essere legata alle parti offese da vincoli di parentela ed aveva avuto la disponibilità dei loro documenti perché si occupava delle gestione delle loro spese. Un suo zio, in modo imprevisto, si era recato alla filiale di Serra de’ Conti per eseguire un’operazione sul proprio conto e si era accorto dell’ammanco. L’indagata ha riferito comunque che i suoi genitori si sono impegnati a rifondere le somme indebitamente sottratte ai parenti.
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