Molestie a una tredicenne
Condannato a dieci mesi

Molestie a una tredicenne Condannato a dieci mesi
1 Minuto di Lettura
Martedì 8 Aprile 2014, 17:48
ANCONA - Pedinamenti nel percorso tra casa e scuola, avances, oscenit al telefono e su Facebook, minacce telefoniche di morte anche ai genitori. ci che accadde tra aprile e giugno del 2012 a una ragazzina, allora tredicenne, di Senigallia, che oggi ha ripercorso la vicenda in tribunale ad Ancona. La giovane ha riconosciuto l'imputato, Mohammad Badal, bengalese, 24 anni, ospite della Caritas, come l'uomo che perseguitava. Il giudice Paolo Giombetti lo ha condannato a 10 mesi di carcere e a risarcire con 4 mila euro la parte civile.

"Ero terrorizzata, mi seguiva ovunque - ha raccontato la minorenne -. Per un mese e mezzo sono rimasta in casa e non uscivo se non accompagnata da mio fratello. Mi diceva: 'vieni qua che ti stupro'".

In un'occasione lei e un'amica sarebbero state circondate dall'imputato e dai suoi amici e fu costretta a chiamare il fratello per farsi difendere. Badal ha respinto le accuse. La difesa ha sostenuto che, dai tabulati, risulterebbe solo una telefonata dal cellulare del bengalese alla ragazza.

Secondo l'accusa, invece, le telefonate sarebbero state molte e con toni offensivi e minacciosi: "non ho paura di nessuno - avrebbe detto l'imputato -. Sgozzo te e tutta la tua famiglia". Su Facebook il 24enne le chiese anche se fosse cristiana o musulmana, e la tempestò di frasi e proposte oscene. Lei tentò in ogni modo di farlo smettere, ma il bengalese avrebbe continuato a molestarla fino alla denuncia della ragazza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA