Torrette, da Maffei (Pd) altra stilettata al dg Gozzini: «Parole prive di rispetto per Zuccatosta e per la gloriosa storia di pneumologia»

Da Maffei (Pd) altra stilettata a Gozzini: «Parole prive di rispetto per Zuccatosta e per la gloriosa storia di pneumologia»
Da Maffei (Pd) altra stilettata a Gozzini: ​«Parole prive di rispetto per Zuccatosta e per la gloriosa storia di pneumologia»
di Maria Cristina Benedetti
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 4 Aprile, 07:02

ANCONA Due post, lunghi e taglienti, per narrare d’un ospedale che, nonostante abbia infilato per 24 mesi di seguito il titolo di migliore struttura pubblica d’Italia, cambia i connotati. Con la penna, o meglio con la tastiera, Claudio Maria Maffei “tocca”, riserva le sue stilettate a Torrette e al riassetto firmato dal dg Armando Gozzini. A srotolare il nastro della sua ricostruzione, un fermo immagine s’impone, verso la fine. Là, dove scrive: «Ricordo con speranza la famosa espressione del grande Eduardo: adda passà ‘a nuttata». Medico, un passato da direttore sanitario, prima dell’ex Umberto I, poi dell’Inrca, Maffei, che oggi è coordinatore del tavolo sanità del Pd Marche, va dritto al nucleo della polemica, che si consuma sulle colonne del nostro giornale.


Scelta sofferta

Il suo sfogo online: «Il manager scelto dalla Regione per via Conca ha proceduto d’ufficio alla riorganizzazione della unità operativa di Pneumologia con uno stile che si desume dalle sue dichiarazioni a proposito della scelta di Lina».

Per Lina s’intende la Zuccatosta, che lascia il vertice della struttura in questione per trasferirsi, vincendo alla grande un concorso pubblico, al Cardarelli di Napoli. Un cambio di scena che lei stessa ha definito «Scelta sofferta». Maffei, a riprendere il filo del ragionamento, ricorda le uscite di Gozzini a proposito di quella prossima dipartenza: «Morto un papa se ne fa un altro» e «ci saranno centinaia di specialisti pronti a ricoprire quella posizione in seguito a una procedura concorsuale».

Lo scudo 

Non contiene l’amarezza: «Sono espressioni prive di rispetto per la dottoressa e per la gloriosa, lunga storia della Pneumologia di Ancona». Seguono le info necessarie a inquadrare la questione. «Quel reparto costituisce una eccellenza. Di questa attività Torrette è stata fino a oggi leader nazionale e internazionale, come testimoniato sia dai dati di attività, sia dalla processione di specialisti che da tutto il mondo sono venuti qui a fare esperienza». Chiude, la perfezione del cerchio: «Lina di tutto questo è da anni la responsabile prendendo in mano il testimone lasciato dal suo collega, amico e mentore Stefano Gasparini». Sposta, col secondo web-messaggio, l’attenzione su Gozzini, «il direttore generale democratico, come si autodefinisce». Invita a conoscerlo meglio. «Nel curriculum da cui l’esecutivo Acquaroli lo ha chiamato a fare il supermanager della sanità delle Marche, si descrive così: caratteristiche di ascolto, motivazione, comunicazione e coinvolgimento». Ed è sulla base di questa valutazione che ha messo, per scelta della Giunta, «dal 1° febbraio 2023 le sue attitudini a disposizione di Torrette». Maffei non molla: «La sua leadership di tipo democratico - ricorda - ha trovato rapida espressione di lì a un mese». Antonello Maraldo, il direttore amministrativo, con una lettera formale, e neppure 24 ore di preavviso, non è stato riconfermato nell’incarico che sosteneva da sette anni e che avrebbe potuto ricoprire fino a dicembre del 2024. Ricorda: «Maraldo sta ora lavorando molto bene, in qualità di direttore generale, dell’Azienda sanitaria territoriale della Basilicata». La domanda retorica: «Forse la autodescrizione che Gozzini fa del suo stile manageriale è un po’ benevola?». Post scriptum. Il prof Gasparini in tre mosse rispedisce al mittente gli attacchi, sempre di Gozzini. Primo: «Mi accusa di aver lasciato sola la Zuccatosta. Dimentica che sono andato in pensione?». Seconda: «La mia consulenza con il San Raffaele di Milano riguarda la gestione dei pazienti dell’ospedale meneghino. Altro che conflitto d’interesse». Terza: «Le strategie cliniche e quelle operative gestionali sono condivise dal governo clinico? La riorganizzazione della unità operativa di pneumologia non è stata frutto di alcuna partecipazione, ma di una imposizione». Chissà, adda passà ‘a nuttata.

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