Rapina choc a Jesi: svuota la cassa della tabaccheria, getta a terra il titolare e poi fugge

Rapina choc a Jesi: svuota la cassa della tabaccheria, getta a terra il titolare e poi fugge
Rapina choc a Jesi: svuota la cassa della tabaccheria, getta a terra il titolare e poi fugge
di Talita Frezzi
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Lunedì 19 Dicembre 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 15:14

JESI - Rapina nel tardo pomeriggio di sabato verso le 19, ai danni della Tabaccheria di via Minonna, al civico 37. In azione un ladro solitario, che ha agito a volto scoperto. Il bandito ha approfittato del fatto che il titolare dell’esercizio commerciale, Ermanno Cesarini, si trovasse in quel momento nel retrobottega. Dunque ha messo le mani sul ricevitore di cassa, armeggiando con la chiave inserita, per aprirlo. E c’è riuscito, ma mentre stava arraffando i soldi, Cesarini sentendo i rumori ha raggiunto il bancone e trovandosi di fronte il bandito, ha cercato di bloccarlo. 


La reazione


Per tutta risposta, il rapinatore gli ha dato una spinta facendolo cadere a terra poi, intascati velocemente i soldi, è scappato via in direzione dei giardini sul retro del palazzo. «E’ successo tutto in pochissimi secondi – ci racconta il titolare della Tabaccheria ancora provato – quando ho visto quell’uomo sulla cassa non avevo realizzato subito, poi ho capito. Ho cercato di fermarlo, ma mi ha spinto e cadendo sono rimasto impigliato nella tenda del magazzino. Ho perso tempo per liberarmi ma non ci ho pensato neanche un attimo e l’ho inseguito fino all’esterno…era alto e agilissimo, ma non l’ho visto in faccia perché è stato tutto troppo veloce e principalmente l’ho visto di schiena». 
Cesarini, un omone alto e robusto, sebbene dolorante per la caduta e sotto choc, ha rincorso il bandito per strada fino al retro del palazzo e ai giardini della scuola dell’infanzia “Casali Santa”. Nella rocambolesca fuga, il bandito ha perso delle banconote da 5 euro e delle monete, che sono state successivamente ritrovate dal proprietario. 
«Ho cercato di stargli dietro, ma era velocissimo e in prossimità dei giardini, nel buio, l’ho perso…».

Nel tragitto sembra che il bandito si sia anche imbattuto in una donna che stava salendo in macchina per partire e abbia tentato di farsi consegnare le chiavi per poter scappare rubando la vettura, ma la signora intuita la situazione, è stata svelta e si è barricata dentro l’abitacolo, costringendo così l’uomo a scappare via a piedi.


Giovane e agilissimo, il bandito ha fatto perdere le sue tracce. Intanto il trambusto aveva attirato l’attenzione dei residenti della zona, che hanno lanciato l’allarme al numero unico 112. Sul posto, le volanti del Commissariato di Jesi che hanno avviato le indagini del caso e sentito alcuni testimoni. Al vaglio degli investigatori, anche le telecamere di videosorveglianza di una attività commerciale adiacente all’esercizio preso di mira, poiché le 4 spycam della tabaccheria stessa erano danneggiate e in attesa di essere riparate.


Lo spavento


«Non so se ne fosse al corrente – aggiunge Ermanno Cesarini – comunque in tre anni che ho rilevato la Tabaccheria in via Minonna non era mai accaduto nulla di simile. Sto bene, nonostante la botta sul pavimento… è stata più la paura del momento, non mi era mai successo. Spero che la Polizia riesca a trovarlo…». Il bandito è scappato via con circa 400 euro di incasso. Era a volto scoperto e senza guanti, ora saranno gli esperti della Scientifica a dovere analizzare il ricevitore di cassa a caccia di tracce e frammenti di impronte digitali utili a indirizzare le ricerche. 
 

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