JESI - «Appena due giorni di riapertura ed ecco l’avviso di pagamento della tassa rifiuti. Non c’è che dire, grazie!». Il tam tam corre sui social: il recapito in questi giorni, a cura dell’Ufficio Tributi, dei bollettini della Tari relativi al primo acconto 2021, soffia sull’esasperazione in particolare di quelle attività – bar, ristoranti, esercizi di somministrazione- che solo dall’inizio di questa settimana, e con restrizioni, hanno potuto riaprire.
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Ecco su pagine e profili le immagini dei bollettini.
Sarà più avanti che si pagherà meno, intervenendo sulla parte variabile della tariffa correlata a quantità di rifiuti conferiti, servizio e entità dei costi di gestione. Un taglio che sarà del 25% in caso di sospensione o chiusura, nel 2021, per un periodo fra 30 e 90 giorni; del 50% se la chiusura o la sospensione si sia protratta da 90 a 180 giorni e del 75% oltre i sei mesi, anche non consecutivi.
Da conteggiare tra i giorni di sospensione e chiusura anche quelli in cui è rimasto o eventualmente rimarrà comunque consentito l’esercizio dell’attività in via eccezionale o residuale o con specifiche modalità: ovvero rientrano fra i giorni da calcolare per l’accesso allo sconto quelli in cui ai servizi di ristorazione sono stati o saranno solamente permessi consegna a domicilio o asporto. Non andranno conteggiati invece i giorni in cui si è rimasti aperti con la sola limitazione dell’orario. Per le attività ricettive si considerano giorni di sospensione o chiusura quelli oggetto di limitazioni agli spostamenti delle persone in entrata o in uscita dal territorio comunale: ad esempio i giorni di “zona arancione” o “zona rossa”.
Per vedere riconosciuta la riduzione il contribuente dovrà presentare entro il 31 gennaio 2022 una apposita dichiarazione, in cui indica il tipo di attività svolta e i giorni di chiusura per effetto dei provvedimenti adottati dagli organi competenti. «Così da poter contemplare l’intero anno – chiariscono dal Comune - e dunque conteggiare anche eventuali future ulteriori limitazioni. Le mancate entrate tariffarie saranno recuperate attraverso la fiscalità generale, con risorse a carico del bilancio comunale, fatti salvi specifici trasferimenti statali o da parte di altre autorità. Esclusi a priori incrementi del costo del servizio rifiuti e del gettito tariffario dell’attuale o delle future annualità».