Nuovo ponte San Carlo, c’è l’intesa. Dalla Regione arrivano 3,5 milioni

Nuovo ponte San Carlo, c’è l’intesa. Dalla Regione arrivano 3,5 milioni
Nuovo ponte San Carlo, c’è l’intesa. Dalla Regione arrivano 3,5 milioni
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Giovedì 30 Aprile 2020, 06:59

JESI -  «L’obiettivo per il nuovo ponte San Carlo è riuscire ad avviare i lavori nella seconda metà del 2021». Così l’assessore ai lavori pubblici Roberto Renzi, mentre è fresco d’approvazione da parte della Giunta lo schema di Protocollo d’intesa fra Comune di Jesi e Regione in merito alla messa in sicurezza dell’infrastruttura che scavalca l’Esino fra Borgo Minonna e centro città. 

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«Il quadro tecnico- spiega Renzi- è sostanzialmente delineato: il progetto definitivo è completato, salvo alcuni aspetti come i sottoservizi le cui reti passano sotto i marciapiedi del ponte attuale. È il quadro finanziario della disponibilità delle risorse che va definito: il costo stimato si aggira sui 6 milioni di euro». Ponte San Carlo è chiuso al traffico pesante da due anni. Sulla base delle valutazioni dei tecnici, che hanno portato al divieto di transito per i mezzi superiori alle 3,5 tonnellate, la struttura va demolita e ricostruita.

Quanto alle risorse, nel Protocollo di intesa si prende atto del contributo straordinario di 2 milioni assegnato dalla Regione alla questione San Carlo e dell’impegno di questa di destinarvi poi un ulteriore milione e mezzo (se andrà in porto una rimodulazione dei fondi richiesta al Ministero delle infrastrutture e trasporti). Dice Renzi: «Il protocollo ha recepito i due milioni stanziati per il nuovo ponte dalla Regione, che si è impegnata a contribuire con un ulteriore milione e mezzo dal prossimo anno. Abbiamo potuto apprezzare la disponibilità della Provincia e del presidente Luigi Cerioni, pronti a intervenire con un contributo da quantificare. Il Comune si sta muovendo per verificare la possibilità di attingere a finanziamenti ministeriali. Il San Carlo non può essere ritenuta una infrastruttura al servizio della sola città di Jesi, data la sua importanza di collegamento con lo svincolo della S.S.76 per il traffico Ancona-Perugia e in direzione di Macerata». 

Spiega la Giunta nel via libera al Protocollo che il ponte, «seppur posto all’interno del territorio del Comune di Jesi, intercetta un flusso veicolare strategico per un territorio ben più vasto: dista circa 1 km dall’uscita Jesi Centro della strada statale 76; per i Comuni limitrofi rappresenta il punto più agevole di accesso alla città di Jesi dove si collocano strutture di interesse pubblico essenziali quali l’ospedale Carlo Urbani e scuole di secondo grado». Il progetto prevede impalcato metallico, tre piloni rispetto ai nove attuali, due ampie carreggiate accanto alle quali scorrerà una pista ciclo-pedonale che si raccorderà poi con la ciclabile da realizzare in zona. 

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