Jesi, nell’Esino i pilastri del gigante di cemento: nuovo ponte San Carlo pronto ad agosto

Jesi, nell’Esino i pilastri del gigante di cemento: nuovo ponte San Carlo pronto ad agosto
Jesi, nell’Esino i pilastri del gigante di cemento: nuovo ponte San Carlo pronto ad agosto
di Fabrizio Romagnoli
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Martedì 12 Marzo 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15:19

JESI Ponte San Carlo, arriva una seconda macchina per le trivellazioni a 32 metri di profondità necessarie alla posa dei pilastri in cemento armato che comporranno le tre pile nell’alveo dell’Esino che sosterranno la nuova struttura. A poco più di tre mesi dal completamento del grosso della demolizione del vecchio San Carlo – chiuso al traffico lo scorso settembre dopo che dal 2018, per motivi di sicurezza, ne era già stato impedito l’utilizzo ai mezzi pesanti – ci si avvia ad entrare nella fase cruciale dell’intervento più importante e delicato degli ultimi anni in città. 


La realizzazione

Le pile saranno in cemento armato e ciascuna sarà composta di sette pilastri. Saranno tre quelle in alveo, meno del ponte precedente: un minor numero di pile comporta anche una minore interazione con lo scorrere del fiume. L’impalcato in acciaio – la parte superiore - del nuovo ponte sta invece prendendo forma fuori dal cantiere, in officina, negli stabilimenti delle aziende che si sono aggiudicate l’appalto. Le sezioni in acciaio saranno poi trasferite sul cantiere sulla sponda dell’Esino dove, in un’area già predisposta per l’assemblaggio, ne avverrà la saldatura. Per poi posizionare il tutto sui piloni. 

I costi 

Abbattere e ricostruire il ponte San Carlo costerà poco più di 8 milioni di euro. Nel conto totale rientrano 6,7 milioni di risorse comunali (di cui 4 milioni da contributo regionale e 450mila euro dalla Provincia) e 1,3 milioni, per quanto di competenza, di Viva Servizi.

A San Carlo ricostruito, verranno riportate sul ponte quelle condotte di acqua, gas e telefonia che sfruttavano il passaggio sulla struttura precedente e che sono state temporaneamente trasferite, con una infrastruttura provvisoria realizzata con trincee e scavi a cielo aperto, sull’alveo dell’Esino. Ad occuparsi dei lavori sono la Cmp International di Martinsicuro, provincia di Teramo, e la Eurobuilding di Servigliano nel fermano, che si sono riunite in raggruppamento temporaneo di impresa e si sono aggiudicate l’incarico - unica offerta pervenuta alla scadenza del bando – con un ribasso economico del 3,73% e soprattutto mettendo sul piatto una durata dei lavori di 211 giorni inferiore ai 611 previsti in sede di gara. Il ponte dovrebbe essere completato il prossimo agosto. Da progetto, il nuovo San Carlo permetterà di adeguare la sede stradale, ricavare una pista ciclopedonale protetta da 1,75 metri di larghezza per ciascuno dei due sensi di marcia e mettere in sicurezza la struttura dal punto di vista sismico e della protezione idraulica. Appunto tre e non più nove i piloni previsti nell’alveo del fiume, con una distanza fra l’uno e l’altro di 52 metri nelle due campate centrali e di 41,50 metri in quello laterale, adeguandosi alle norme. Per la ricostruzione si lavorerà esattamente sulla stessa posizione del San Carlo che è stato abbattuto nei mesi scorsi. Sei ne sono trascorsi dalla definitiva chiusura di quello che era e dovrà tornare a essere il più diretto collegamento fra il centro di Jesi da un lato e dall’altro il quartiere Minonna, lo svincolo Jesi Centro della S.S. 76, la provinciale per Filottrano e Macerata

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