Giacomo, 21 anni, e la moto per passione
cade e muore su una curva del Conero

Giacomo, 21 anni, e la moto per passione cade e muore su una curva del Conero
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 26 Aprile 2017, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 11:01

ANCONA - Un’altra giovane vita spezzata da una strada maledetta. Sogni e sorrisi inghiottiti da una lingua d’asfalto immersa nel verde e disseminata di trappole. Torna a macchiarsi di sangue la provinciale del Conero, teatro dell’ennesimo incidente mortale. Una gita in moto sul monte, in un 25 Aprile baciato dal sole, si è trasformata in tragedia. In un terribile schianto, a un chilometro dal bivio del Poggio, ha perso la vita Giacomo Zucchini di Porto Recanati, fresatore presso un’officina della sua città.

L’impatto fatale
Avrebbe compiuto 22 anni a luglio. Con la sua Yamaha XJ6 nera, acquistata un anno e mezzo fa con risparmi e sacrifici, ha sbandato ed è finito contro il guardrail. Un impatto violentissimo nel quale la moto di media cilindrata si è distrutta nella parte posteriore. Il ragazzo è stato sbalzato fuori dalla carreggiata, finendo nell’erba. La situazione è apparsa subito disperata a un medico lì di passaggio che ha cercato di rianimare il giovane, in attesa dei soccorsi. Erano passate da poco le 16. Da Torrette si è alzata in volo l’eliambulanza, mentre sul posto arrivavano le ambulanze della Croce Gialla di Camerano e del 118, i vigili del fuoco e la polizia stradale di Senigallia. 

 

Il tentativo disperato
Inutile ogni tentativo di salvare il 21enne, che ha smesso di respirare sul ciglio della strada, a una ventina di metri da quella moto che adorava, elogiava su Facebook, ma l’ha portato alla morte. Sotto choc Mirko e Massimiliano, i due amici che erano con Giacomo, in sella alle proprie moto. I tre, tutti di Porto Recanati, erano usciti di casa dopo pranzo per fare un giro sul Monte Conero.
Condividono la passione per le due ruote, conoscono benissimo quella strada piena di insidie che hanno battuto decine di volte. Volevano arrivare alla rotatoria di Portonovo per poi tornare verso casa. I sogni di Giacomo, che lascia i genitori e la sorella Alice, si sono infranti sul guardrail. Dieci metri di frenata sono impressi sull’asfalto, tra i resti della sua moto e quella di Massimiliano, suo amico d’infanzia, che era in coda con la sua Aprilia Shiver e, per evitarlo, è caduto pure lui, finendo nell’erba e ferendosi per fortuna in modo lieve. Illeso Mirko, che era davanti a tutti e ha inchiodato sentendo il rumore dello schianto. I tre ragazzi viaggiavano uno dietro l’altro da Sirolo in direzione Ancona. Avevano appena sorpassato l’auto di un’altra comitiva di amici diretta alla festa in spiaggia a Portonovo.

La curva traditrice
Nell’impostare una curva verso sinistra, nel tratto di strada che passa sotto il viadotto, a un chilometro dal bivio del Poggio, Giacomo ha perso il controllo della moto, si è inclinato, è scivolato ed è finito contro il guardrail. La Polizia Stradale, che indaga sull’incidente, esclude contatti fra i tre mezzi. La Provinciale, per un tratto di 200 metri, è rimasta chiusa per oltre tre ore, in entrambe le corsie. Pesantissimi i disagi alla circolazione, con code chilometriche e traffico congestionato. 
 

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