FABRIANO Fabriano capitale della creatività per 4 giorni grazie ad Unesco. La città organizza l’evento “Fabriano Carta è Cultura” che si svolgerà dal 7 al 10 settembre e permetterà di farsi conoscere in tutto il mondo. Ieri la sindaca Daniela Ghergo, insieme all’assessore Maura Nataloni, ha fornito alcune anticipazioni. Si prevedono visitatori da tutta Italia. Gli eventi si alterneranno in centro tra Palazzo del Podestà, Oratorio della Carità, Pinacoteca, Giardini del Poio, Museo della Carta e della Filigrana, Paper Pavillon delle antiche ex Cartiere Miliani, Le Conce e il Teatro Gentile. Per l’occasione verrà riaperto al pubblico lo storico cinema Montini.
I capolavori
Tra esposizioni, mostre e convegni, sarà possibile anche ammirare i capolavori dell’arte di Fabriano, chiese comprese.
Non è finita qui. Nelle stesse giornate, infatti, la città vedrà la genesi di una novità: “Fabriano Contemporanea”. Sarà la prima boutique biennale di arte contemporanea a Fabriano e andrà avanti fino al 3 febbraio 2024. Diretta da Chiara Zampetti Egidi, con la collaborazione di riconosciuti curatori internazionali, include installazioni appositamente create in centro, mostre, performance, residenze d’artista oltre a laboratori e incontri. I cittadini e le realtà locali partecipano attivamente nei processi di produzione e fruizione di molte delle opere presentate.
«Carta è Cultura – concludono la sindaca Ghergo e l’assessore Nataloni - è l’evento che, nel segno Unesco, rinnova la tradizione attraverso l’apertura alle nuove tecnologie, a innovazione e sostenibilità. Parteciperanno le altre 12 Città Creative Unesco Italiane, la città Creativa di Angoulême, in Francia, le città candidate di Bolzano e Vico Equense». Tra gli ospiti, confermati Francesca Merloni e Beppe Severgnini. L’evento ha ricevuto il sostegno del Ministero del Turismo e della Regione Marche. Vede la collaborazione della Fondazione Aristide Merloni, il contributo della Fondazione Carifac e la partecipazione di Amat, Pia Università dei Cartai, Fondazione Fedrigoni e Fondazione Ermanno Casoli.