ANCONA Il profondo rosso di Conerobus ha un nome, anzi due: pandemia e caro carburante, che hanno schiacciato la partecipata comunale in un disavanzo certificato al 2022 di 4,5 milioni di euro. Un terzo, invece, non meno impattante, è la gestione, che negli anni più duri della pandemia ha mantenuto gli stessi importi in uscita di prestazioni affidate a terzi. Con addirittura un incremento di circa 500mila euro tra 2020 e 2021. Un’emorragia che non riesce ad essere arginata, tanto che al primo semestre del 2023 il passivo allunga di altri 2,5 milioni.
I conti
Gli anni peggiori ovviamente sono il 2020 e il 2021, dove i proventi del traffico scendono a 6 milioni nel pieno dell’emergenza sanitaria, migliorando la performance di 400mila euro nel 202, ma a fronte di un dato pre-covid (2019) di 10,2 milioni di entrate dalle vendite di ticket e abbonamenti.
L’evasione
«Sulle linee urbane l’evasione è effettivamente molto alta - conferma Giorgio Andreani, segretario generale Uil Trasporti Marche -. Non è stata fatta una politica seria di lotta all’evasione». Il problema sarebbe da ricercare nel numero non adeguato di autisti chiamati a svolgere le verifiche a bordo. «Su 380 autisti sono disposti 8 turni di verifica - spiega Andreani -: 4 sul deposito di Ancona e 4 su quello di Marina di Montemarciano. È chiaro che sono troppo pochi per coprire in maniera capillare tutto il territorio. Ma, del resto, gli autisti sono necessari a coprire il servizio di guida». La soluzione? «Fare nuove assunzioni - risponde Serrani - tanto che l’azienda ha chiamato 19 persone dalla graduatoria aperta, e il 1 luglio cominceranno». Intanto, però «bisogna intervenire subito per aumentare i turni di verifica» incalza Serrani. Ciò che stupisce, però, è l’incremento delle spese per consulenze e servizi nei due anni di maggiore criticità. Se nel 2019 ammontavano a 4,7 milioni, nel 2021 son rimasti pressoché invariati: 4,6 milioni. Incrementati addirittura rispetto al 2020 quando ammontavano a 4,1 milioni. Nel 2021 sono stati spesi: 1,5 milioni per manutenzioni e riparazioni affidate a terzi, 359mila euro per consulenze in ambito professionale e amministrativo, 39mila euro per pubblicità e promozione, 52mila euro in comunicazioni.