La biglietteria è fuori uso
ma il passeggero è multato

La biglietteria è fuori uso ma il passeggero è multato
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Martedì 11 Febbraio 2014, 07:41 - Ultimo aggiornamento: 16:45
CHIARAVALLE - "Sono indignato: ci che accade alla stazione di Chiaravalle non degno di una citt di quasi 16.000 abitanti n di un paese civile".

Massimiliano Monti è uno jesino spesso in viaggio da Jesi a Chiaravalle. Monti, e non solo lui stando alle tante segnalazioni giunte, ha un diavolo per capello perché i disservizi che ogni volta vive alla stazione sono quasi diventati un incubo. "Il distributore automatico dei biglietti è sempre fuori uso, lo sportello con l'operatore è chiuso da anni ed è impossibile acquistare i tagliandi. Nonostante questo, mesi fa sono riusciti a multarmi anche se io stesso ero andato dal controllore ed avevo fatto presente che non era materialmente possibile comprare il biglietto. Ora devo pagare 200 euro di multa nonostante il ricorso che ho subito inoltrato e la mia richiesta di incontrare il direttore del trasporto viaggiatori delle Marche, Danilo Antolini. Anche domenica sera, intorno alle 21,30, ho dovuto obliterare un biglietto che avevo da tempo e che era valido per una tratta di 90 chilometri per poter viaggiare da Chiaravalle a Jesi, che distano appena 10 chilometri, per non incorrere in sanzioni visto che era impossibile comprare un biglietto”.



“Certe volte - prosegue Monti - si trovano capotreni che capiscono la situazione, emettono il biglietto senza sopratassa di 5 euro, riconoscendo le responsabilità di Rti, altre si è di fronte ad operatori che non sanno nemmeno che a Chiaravalle non è possibile acquistare i biglietti e di sera, quando è chiuso il bar, unico punto vendita che esiste in città, il problema diventa irrisolvibile. Una volta mi hanno anche minacciato di rivolgersi alla polizia ferroviaria e per un biglietto che costa 1,65 euro ho preso quella multa salatissima, pur avvertendo subito che non avevo il tagliando e lo volevo acquistare sul treno: il controllore non accettava contanti né carte di credito ricaricabili. Insomma, pagare era praticamente impossibile e, invece che prendere atto dei loro disservizi, ha compilato il verbale per elevare la sanzione".



Anche altri cittadini hanno segnalato i tanti disservizi e, recentemente, non sono mancate le polemiche su una struttura che comunque ha subito un evidente ridimensionamento. In una giornata, solo 4 treni diretti a Roma fermano a Chiaravalle ed altrettanti che provengono dalla capitale e l'ultimo treno in direzione Jesi e Fabriano ferma alle 21,56. Fino alle 5,30 non ci sono più treni che fermano e in questi giorni è in atto tutta una serie di lavori che compromettono l'accesso ai binari.



"Il binario 1 è già stato eliminato ed il 4 è in fase di smantellamento - dicono alcuni avventori del bar della stazione - e gli unici binari ancora attivi sono il 2 ed il 3 che, ad esempio, sono difficilmente raggiungibili dai diversamente abili. Chi si reca in stazione ha la sensazione di vivere nell'insicurezza: l'unica recinzione presente è quella sul marciapiede in prossimità del bar sul binario 1 mentre è assente sulle pensiline e sui marciapiedi tra i binari 1 e 2 e 3 e 4. Dal binario 4 al piazzale dietro la stazione - fanno ancora notare - chiunque può vagare in totale libertà senza nessun controllo, tra attrezzi vari e bombole di gas e altri elementi che potrebbero diventare pericolosi".
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