Baia di Portonovo, spiaggia devastata e palleggiamenti fai-da-te: «Un danno economico»

Baia di Portonovo, spiaggia devastata e palleggiamenti fai-da-te: «Un danno economico»
Baia di Portonovo, spiaggia devastata e palleggiamenti fai-da-te: «Un danno economico»
di Andrea Maccarone
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Venerdì 17 Maggio 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 13:21

ANCONA Spiagge mini, arenili devastati. Accumuli di sabbia e ciotoli ovunque. Da Giacchetti le scalette di accesso alla riva sono state completamente seppellite. «Un danno economico non da poco» afferma Maurizio Sonnino, titolare della Capannina, che ha dovuto investire in ruspe e manodopera per livellare il terreno.

E comunque non basta, perché la mareggiata che da ieri sta investendo la baia andrà avanti fino ad oggi: così dicono le previsioni. «Avevamo appena iniziato a posizionare gli ombrelloni, ma ci siamo dovuti fermare - racconta Paolo Bonetti, titolare di Spiaggia Bonetti -.

Ora non resta aspettare di vedere in che condizioni le onde ci lasceranno l’arenile. Per ora il mio è dimezzato».


La stagione 

La stagione si è aperta il 1° maggio, almeno sulla carta: stante i permessi della Regione. «Se il meteo fosse stato migliore avremmo già aperto» continua Bonetti che ammette di essere «un po’ in apprensione per ciò che rimarrà una volta passata la mareggiata». Stessa agitazione che pervade anche il collega Michele Giacchetti: la sua spiaggia è praticamente diventata tutt’uno con la terrazza del ristorante alle spalle. Non c’è più un salto di quota tra la spiaggia e la balconata, ma una graduale pendenza fino al mare che, per altro, si incontra dopo pochi passi.

«Abbiamo oltrepassato la metà di maggio - afferma Giacchetti - e quando non si hanno le idee chiare si sta con il cuore in gola, anche perché abbiamo delle responsabilità verso tutti coloro che hanno un ombrellone stagionale da noi. I clienti vorrebbero essere tutelati come tutti gli anni, ma si devono rendere conto che ci sono circostanze, come questa, dove il gestore non ha alcun controllo». Sonnino ha messo le mani avanti: «Ho avvertito i clienti che quest’ano la situazione sarà più critica».

I disagi 

Il rischio è di trovarsi con ombrelloni attaccati, una spiaggia con una pendenza maggiore e altri disagi. Il titolare della Capannina ha inviato una lettera agli stagionali: «Ho spiegato che se non sono contenti di questo avvio di stagione possono tranquillamente chiedere la restituzione dell’anticipo e mantenere comunque la prelazione per l’anno prossimo». Ma per fortuna non c’è stata nessuna defezione. Chi è abituato a vivere Portonovo ogni anno, sa che queste emergenze sono del tutto indipendenti dai gestori dei balneari e possono accadere in qualsiasi momento. Ora non rimane che rimboccarsi le maniche e fare il possibile per preparare l’arenile appena lasciata alle spalle la mareggiata. Sonnino, in verità, ha già cominciato nella parte alta della sua concessione dove le onde e la risacca non possono arrivare.

Il chiarimento 

Ma va chiarita una questione: il Comune aveva parlato inizialmente di palleggiamenti da fare a metà giugno. Cioè trasportare il materiale accumulato dal mare laddove è stato portato via. In realtà niente di tutto questo accadrà. Ad esempio «gli accumuli che oggi si trovano alla Torre non possono essere toccati - spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini -. Il concessionario può, previa autorizzazione della Regione, operare a spese proprie un livellamento longitudinale all’interno dell’area di competenza». Al Comune spetterà, invece, un’attività di «verifica dello stato di profilo del litorale per confrontarlo con quello successivo al ripascimento fatto l'anno scorso» spiega Tombolini. Inoltre verrà svolta una verifica «dello stato vegetativo della Cystoseira (un’alga tutelata presente sui fondali, ndr) nella zona a sud del molo e a nord tra la falesia e l’area preclusa». Costo dell’operazione 25mila euro finanziati dalla Regione. 

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