ANCONA - Stretta contro i writers vandali, il Comune proroga l’ordinanza anti imbrattatori. La firma del sindaco è stata apposta ieri pomeriggio. La misura resterà in vigore fino al 12 febbraio. Ma c’è una novità: il contenuto dell’ordinanza si appresta a diventare permanente attraverso una modifica al regolamento di polizia urbana. I tempi? Entro un mese, ovvero prima della scadenza della proroga così da non lasciare buchi scoperti. L’iter non è neanche complicato: si fa una delibera con la modifica parziale del comma sull'imbrattamento dei muri. Stop. Ma questo è solo lo scenario normativo in cui si andranno ad inserire una serie di strumenti che l’Amministrazione considera determinanti ad incastrare i teppisti con le bombolette spray.
La cabina di regia
Uno su tutti: la control room.
I turni di notte
«Questo ci consentirà anche di soddisfare l’esigenza dei turni di notte - ribadisce Berardinelli - con cui potremo predisporre il pattugliamento notturno e il monitoraggio nella control room». Insomma una task force a tutti gli effetti per mettere la parola fine al problema degli imbrattatori di palazzi e monumenti. Ma per efficientare al massimo il sistema di monitoraggio, il Comune dovrà effettuare la manutenzione delle telecamere. Infatti delle 380 spycam installate in tutta la città, quelle realmente funzionanti sono molte meno. «Tramite l’accordo quadro siglato dalla precedente amministrazione comunale con la ditta incaricata - specifica Berardinelli - andremo a sostituire le telecamere non funzionanti». Per la piena operatività della struttura, l’assessore prevede una tempistica piuttosto ravvicinata: «Entro la primavera» annuncia. Intanto l’ordinanza anti writers prosegue il suo percorso, con l’auspicio che dia dei frutti una volta messa a sistema con l’impianto di monitoraggio delle spycam.
Cosa si rischia
Il contenuto rimane sostanzialmente lo stesso: Divieto in tutto il territorio di scrivere sui muri, scalfire e incidere sulle pareti, sugli oggetti e sulle pertinenze degli edifici pubblici e privati che si affacciano sulla pubblica via, nonché sui monumenti, sulle facciate delle chiese, sui manufatti e beni strumentali al servizio della città. I trasgressori saranno richiamati ad un ravvedimento positivo, facendo ripulire a proprie spese la superficie imbrattata. L'inosservanza dell'obbligo comporterà l'addebito al writer delle spese sostenute dal Comune.