ANCONA - Sul tavolo, tante ipotesi. Ora si tratta di selezionare la migliore o le migliori, anche se difficilmente verranno allestiti più punti vaccinali in contemporanea nel capoluogo. Dipenderà dalla quantità di fiale in arrivo, ma soprattutto dall’entità del personale medico e infermieristico a disposizione. La palla passa all’Asur, dopo il doppio sopralluogo di ieri mattina alla Mole Vanvitelliana e - new entry - al parcheggio degli Archi, con l’assessore Stefano Foresi e tecnici della Protezione civile regionale e dell’Asur stessa.
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Trasformare la Mole in un hub per i vaccini sembra possibile, oltre che suggestivo. «L’idea è nata in Giunta ed è piaciuta molto al sindaco - spiega Foresi, accompagnato dall’assessore alla Cultura, Paolo Marasca -.
Il sopralluogo, a cui era presente anche Erminio Copparo, presidente di M&P, ha prodotto pareri positivi, anche se l’ultima parola spetta sempre all’Asur che ha richiesto planimetrie e informazioni tecniche. L’idea è trasformare l’intero primo piano - una superficie di 4mila mq - in un hotspot per i vaccini, da effettuare secondo gli schemi tradizionali e non in modalità drive-through. «Lo spazio è molto ampio e funzionale - spiega Copparo -, si può usufruire di due ascensori e due scale, il resto del parcheggio resterebbe a disposizione di tutti, con circa 400 posti auto su 600». Certo, si renderebbero necessari alcuni lavori, come la sistemazione dei bagni, l’allestimento di spogliatoi per il personale sanitario e il potenziamento dell’illuminazione. Non si esclude la possibilità di rendere gratuita la sosta per quanti dovessero presentarsi al park degli Archi per vaccinarsi.
Un sopralluogo ieri è stato fatto anche nell’area della biglietteria sotto la sede dell’Autorità portuale, ma l’ipotesi è stata subito scartata. Nel derby Mole-Archi s’inserisce piuttosto il Palarossini che, però, sarebbe disponibile solo da metà giugno, a conclusione di una serie di una serie di concorsi già in programma, e fino al 20 settembre. Già escluso dalla rosa di candidati il Palaindoor, che sarà interessato a maggio da lavori di riqualificazione, restano per ora in secondo piano il PalaBrasili di Collemarino e il PalaVerde di Pietralacroce, così come una tensostruttura nel parcheggio dello stadio Del Conero. Si valuteranno anche le palestre di alcune scuole (Marinelli, Anna Frank, Leopardi, Marconi, Podesti e Collodi) che, secondo Foresi, «potrebbero essere utilizzate dalle équipe dei medici di famiglia», a corto di spazi nei loro ambulatori. Ma non è escluso che alla fine, fra tante alternative, l’Asur non decida di restare al Paolinelli, implementando le postazioni (da 8 a 10) per incrementare il numero di vaccinazioni giornaliere.