ANCONA Tre anni, volati via come i frammenti di bitume che schizzano come proiettili al passaggio di auto e tir. Sembra ancora di vederle le ruspe che piallano la Flaminia, tre chilometri e 300 metri di strada - da Torrette fino alla stazione ferroviaria - simile alla superficie lunare, per quante buche c’erano. Era il 2019, era appena cominciato settembre. Il traffico impazziva, i turisti pure, al tramonto di un’estate torrida. Giorni di passione, giustificati però da una speranza: quella di veder sparire per sempre i crateri dalla “nazionale”.
L’incubo
E invece no.
Ma a distanza di tre anni, ecco che la Flaminia si sta trasformando di nuovo in una groviera, almeno nel tratto di Torrette. D’accordo: le sollecitazioni dei mezzi pesanti sono continue (ne passano in media 150mila all’anno) e poi c’è stato il maltempo di questi giorni. Ma possibile che un asfalto nuovo ormai non duri più di tre anni?
I lavori
Stessa riflessione la merita via Conca, divenuta un pericolo pubblico. Qui la strada ha retto 4-5 anni, non di più. Adesso è una vergogna. Persino gli autisti delle ambulanze hanno paura a passarci: per salvaguardare i pazienti trasportati devono fare lo slalom tra le buche davanti all’ospedale. L’intera via si è trasformata in un tratturo, con voragini preoccupanti anche nel tratto tra la rotatoria del Mc Donald’s e la Flaminia, oltre che verso la Statale 16. Il Comune adesso corre ai ripari. «Interverremo su via Conca con un appalto ad hoc da 700mila euro, non appena saranno completati i lavori in via San Martino - spiega l’assessore Stefano Foresi -. Stiamo valutando se eseguire i lavori a Torrette di notte, in modo da non ostacolare il traffico. Entro il mese di marzo, comunque, il cantiere dovrebbe attivarsi, meteo permettendo».