Ancona, l’assalto notturno dei predoni: barca e moto d’acqua rubate a Marina Dorica

L’assalto dei predoni: barca e moto d’acqua rubate a Marina Dorica
L’assalto dei predoni: barca e moto d’acqua rubate a Marina Dorica
di Federica Serfilippi
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Sabato 14 Ottobre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 15:17

ANCONA Ci risiamo. Un’altra volta. E a distanza di un anno, quasi esatto, dall’ultimo furto subito. Evidentemente è ad ottobre che i predoni del mare mettono nel mirino il porticciolo di Marina Dorica. Perché il bilancio dello scorso weekend è impietoso: parla di due furti compiuti e due, per fortuna, rimasti solo tentati. In mano ai ladri ci sono finiti un gozzo e una moto d’acqua, quest’ultima entrata da pochissimo nella flotta privata dell’imprenditore Massimo Virgili. I ladri hanno provato a rubare anche altre due imbarcazioni, ma il colpo non è riuscito.

Sui furti e sui mancati indagano sia la Capitaneria di Porto che i carabinieri, che stanno lavorando in tandem con il personale di Marina Dorica per cercare non solo di risalire agli autori (sarà un’impresa), ma anche di rintracciare la falla nel sistema di sorveglianza del porticciolo.

Stando a quanto è stato possibile ricostruire, infatti, i furti sarebbero tutti andati in scena lo scorso weekend: per l’esattezza nella notte di domenica. 


La gang in azione


Un assalto, in pratica. Quasi sicuramente messo in atto da una banda specializzata, che si occupa di furti in mare. Sono rari, ma non impossibili. Lo scorso anno, sul finire di ottobre, era sparita dal molo la barca del dottor Andrea Giovagnoni, ordinario di Radiologia dell’Univpm e direttore del Dipartimento di Scienze Radiologiche di Torrette. Il primario era andato a Marina Dorica per godersi una domenica di sola, ma aveva trovato il posto barca vuoto. Il meraviglioso gozzo da sette metri era svanito nel nulla. Opera dei predoni del mare. Un anno dopo, i ladri hanno alzato il tiro, riuscendo rubare un’imbarcazione e l’acquascooter di Virgili, mezzo del valore di 25mila euro e con all’attivo solo 10 ore di navigazione. Un gioiellino comprato sul finire dell’estate dal patron del Passetto. 


La doppietta


Probabilmente, la moto è stata trainata da chi è riuscito ad avere accesso ai moli. La gang in azione sarebbe passata via mare, con il favore delle tenebre per rendere ancor più arduo il lavoro della sorveglianza. Non è ancora chiaro come i ladri siano arrivati anche al gozzo: o son riusciti a metterlo in moto, oppure l’hanno agganciato ad un altro mezzo a motore. Fatto che sta che i banditi hanno anche tentato il poker, mettendo nel mirino altre due imbarcazioni. Avrebbero provato a metterle in moto, ma qualcosa deve essere andato storto, perché il furto è rimasto solo tentato. I mezzi bramati dai predoni nel mare appartengono a quattro proprietari diversi. Questi, appena scoperto il blitz subito, sono andati a sporgere denuncia. 


L’indagine


Sul caso stanno indagando gli operatori della Capitaneria di Porto e i carabinieri. Fondamentale, per riuscire a ricostruire almeno la dinamica dei fatti, sarà la visione delle telecamere di sorveglianza che coprono Marina Dorica. Certo, tenere un alto livello di guardia anche sul fronte del mare risulta essere complesso in un porticciolo che ospita 1.600 barche e tenendo presente che il blitz è avvenuto in piena notte. Va precisato che il contratto di ormeggio canonico fa scattare non il dovere di custodia sui beni privati, ma la vigilanza delle strutture del porto da parte della società che lo gestisce. Comparto legale a parte, dovrà comunque essere fatta chiarezza sui furti subiti. Sono saliti a tre in un anno. Quello di Giovagnoni era stato il primo nella storia di Marina Dorica. 

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