Ancona, sgorbi da mare a mare: vergogna lunga decenni. Ecco il benvenuto ai croceristi LE FOTO

Ancona, sgorbi da mare a mare: vergogna lunga decenni. Ecco il benvenuto ai croceristi LE FOTO
Ancona, sgorbi da mare a mare: vergogna lunga decenni. Ecco il benvenuto ai croceristi LE FOTO
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 3 Aprile 2024, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 15:31

Adesso basta, il tempo è scaduto. Gli anconetani non ne possono più del degrado da mare a mare. Scritte ovunque, totem pubblicitari ridotti a vecchia ferraglia, panchine imbrattate, da piazza della Repubblica al Passetto, passando per il Corso, piazza Cavour, il Viale. Dieci anni ha avuto la giunta Mancinelli per cancellare lo schifo, e non l’ha fatto. Dieci mesi hanno avuto Silvetti e i suoi per concretizzare la lotta per il decoro, ma l’inizio promettente - rimossi gli arredi fatiscenti e le fioriere-pattumiera, cancellati alcuni graffiti da edifici pubblici, come il park Traiano e Porta Pia - sembra essersi afflosciato. Tutto qua? Che città troveranno i croceristi, attesi venerdì per il primo approdo stagionale della Msc Lirica nel porto dorico?


Il tour

Una città indegna, ecco la verità.

A cominciare da piazza della Repubblica, che non è una piazza, ma un maxi parcheggio senza regole. Un biglietto da visita tremendo per chi scende dalla nave per avventurarsi in centro. La segnaletica è da brividi, tra mappe invisibili e totem inutili, invasi peraltro da dépliant pubblicitari di una nota palestra. Così, nel percorso naturale verso il Passetto, il visitatore viene accompagnato fedelmente dalle opere di vandali senza scrupoli. Scritte oscene, graffiti inguardabili, a destra e a manca: non c’è facciata che sia stata risparmiata. E dove si era pulito (il porticato della Galleria Dorica) sono ricomparsi obbrobri e pezzi di manifesti strappati.

Non mancano mirabili combo: poster incollati sulle scritte, come sotto i portici di piazza Cavour. Altro tasto dolentissimo: la cartolina peggiore che il capoluogo possa offrire. Da quanto sono ridotti così? Una vita. Da quanto tempo si parla di ritinteggiarli? Anni. A che punto siamo? Interlocuzioni e bozze d’intesa tra Comune e amministratori. Il decoro resta schiavo dei privati. Una prigione burocratica da cui non si esce. È un problema di norme o di costi? Quanto caspita ci vuole a pulire un muro? Non dovrebbe essere una mission impossible per una Grande Ancona che vuole aprirsi al mondo, che a ottobre ospiterà il G7 Salute e che punta al salto di qualità. Eppure sembra tutto dannatamente difficile. Basti pensare al Monumento ai Caduti, pieno di scarabocchi e dediche d’amore. O alle panchine del Passetto, che pure dovrebbe essere semplice smacchiare grazie alla pellicola protettiva di cui sono munite. E invece no, è tutto come sempre. Serve una scossa. 

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