Ancona, sembra una discarica ma è piazza Don Minzoni. Marciapiedi da rifare, i lavori fermi a metà: dovevano a finire a maggio

Nella discarica la panchina per la difesa delle donne

Sembra una discarica ma è piazza Don Minzoni. Marciapiedi da rifare, i lavori fermi a metà: dovevano a finire a maggio
Sembra una discarica ma è piazza Don Minzoni. Marciapiedi da rifare, i lavori fermi a metà: dovevano a finire a maggio
di Claudio Comirato
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 19 Dicembre, 09:02

ANCONA I lavori sarebbero dovuti finire alla metà di maggio e invece metà - forse meno - sono i marciapiedi rifatti in corso Amendola. Cantiere senza fine nel cuore del quartiere Adriatico, ora sospeso per lo shopping natalizio anche se in corso Amendola non sono previsti eventi. E così piazza Don Minzoni, sotto il cielo delle luminarie, brilla per bruttezza come una discarica a cielo aperto. 

Oltre la rete di protezione, divelta in una serie di punti, si trova di tutto. Un vero bazar della vergogna. Spuntano pali utilizzati come fermate dei mezzi pubblici, cartelli stradali, fusti e poi taniche contenenti liquidi. E ancora: bancali in legno, mattonelle, contenitori di polistirolo, transenne, un paio di carriole, una serie infinita di buste. Nella collinetta di materiale scartato c’è anche una bicicletta.

E colpisce che sotto questo immondezzaio indecente giace la panchina rossa che la precedente amministrazione comunale aveva inaugurato con tanta enfasi per lanciare un messaggio contro la violenza sulle donne.

Panchina peraltro realizzata sopra un basamento alto una quarantina di centimetri irraggiungibile per chi ha un minimo di difficoltà motorie. ma poco male, tanto è avvolta dai rifiuti.

Camminare è un'impresa

Nella piazza le radici degli alberi hanno sollevato la pavimentazione in porfido, camminare da queste parti è un’ impresa. Risultato dei lavori a singhiozzo. Iniziati dalla vecchia giunta che ha investito circa 900 mila euro, hanno segnato il passo tanto che i marciapiedi di corso Amendola dovevano essere pronti, stando al progetto, per la metà di maggio e invece solo una parte della pavimentazione è stata rifatta. Un cronoprogramma che non ha tenuto in considerazione nemmeno la riapertura delle scuole, gli operai hanno lavorato con tanto di mezzi e problemi annessi di fronte alla De Amicis dopo la prima campanella. Con buona pace dei bambini, dei genitori, e della viabilità che - a tratti - impazzisce.

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