Salvare il Lazzabaretto? Si può fare. L’idea: chiudere più tardi i portoni

Il Comune sta lavorando con Mobilità e Parcheggi che gestisce la Mole, anche per la guardiania

Salvare il Lazzabaretto? Si può fare. L’idea: chiudere più tardi i portoni
Salvare il Lazzabaretto? Si può fare. L’idea: chiudere più tardi i portoni
di Antonio Pio Guerra
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Lunedì 29 Gennaio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 12:13

ANCONA - Colpo di teatro: il Lazzabaretto ed il cinema all’aperto alla Mole sono (forse) salvi. Dopo l’annuncio a sorpresa dell’assessore Bertini, la città si era mobilitata per chiedere che si facesse di tutto per evitare l’intrattenimento sull’isola artificiale del Vanvitelli venisse posticipata tout court al 2025. Ma ora che sembrava tutto perduto, qualcosa a Palazzo del Popolo si sta muovendo. E no, per adesso non è il cantiere che interesserà il ponticello di collegamento con la terraferma. Al vaglio dei tecnici del Comune c’è un escamotage che potrebbe permettere di bypassare il tanto chiacchierato ponte.

La via d’uscita

La Mole, infatti, dispone di altri punti d’accesso che - pur con qualche passo in più - potrebbero permettere agli avventori di raggiungere il Lazzabaretto ed il cinema.

Il problema: chiudono a mezzanotte. C’è un custode che li serra ogni sera a quell’ora, non si sfugge. Peccato che la mezzanotte sia soltanto l’alba della movida. Allora la pensata: perché non prolunghiamo l’orario di apertura dei portoni? Prima di gridare «eureka», però, vanno fatte delle considerazioni. Che ruotano intorno alla convenzione con Mobilità e Parcheggi per la gestione della Mole. Al netto di una riforma di questo contratto - annunciata nei giorni scorsi da Bertini - bisognerebbe trovare il modo (o meglio, la disponibilità) ad estendere l’orario di apertura e di lavoro dei custodi.

Nulla di impossibile, ma bisogna lavorarci. Ed a Largo XXIV Maggio promettono di starlo facendo. Hanno anche individuato le possibili brecce: scartati gli accessi lato Mandracchio, si punta tutto sulle entrate ai piedi di Porta Pia. Ancora non c’è nulla di fatto ma questa ipotesi sembra la più ragionevole. Di sicuro è quella più immediata. Fronte lavori pubblici, infatti, è ancora stallo alla messicana. «All’inizio di questa settimana, tra martedì e mercoledì, abbiamo organizzato una riunione operativa sul tema» assicura l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini. Verrà coinvolta anche l’impresa napoletana che ha appaltato i lavori da 3,5 milioni sull’ala destra (fronte via XXIX Settembre) della Mole. «L’obiettivo sarebbe quello di terminare almeno il ponticello entro maggio» ribadisce Tombolini. Sarebbe, ma non è detto che sia.

«I lavori li abbiamo consegnati poco prima della pausa natalizia e sono appena cominciati» spiega. «Chiederemo all’impresa di anticipare i lavori sul ponticello e di focalizzarsi su quelli» è il piano dell’assessore. «Forse non si erano organizzati in questo senso» riflette. Perché nel maxi-appalto da 3,5 milioni sono compresi anche lavori ai pavimenti ed agli impianti della Mole. «Ovviamente l’impresa non accetterà mai di scrivere nero su bianco che finiranno (il ponte, ndr) entro luglio ma credo ci si possa venire incontro. E se necessario, scenderà in campo anche la politica», racconta il titolare dei Lavori pubblici. Che è moderatamente positivo: «Non mi fascio la testa prima di rompermela» dice. Sennò c’è la via dell’orario prolungato. E come disse Pupi Avati presentando il suo “Dante”: «chi ha il piano b, alla fine si ritrova a fare quello».

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