Ritrovata Brunella Chiù dispersa nell'alluvione di un anno fa: è suo il corpo ripescato alle isole Tremiti. La conferma dal Dna

Ritrovata Brunella Chiù dispersa nell'alluvione di un anno fa: è sul il corpo ritrovato alle isole Tremiti. La conferma dal Dna
Ritrovata Brunella Chiù dispersa nell'alluvione di un anno fa: è sul il corpo ritrovato alle isole Tremiti. La conferma dal Dna
di Maria Teresa Bianciardi
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Mercoledì 13 Settembre 2023, 15:37 - Ultimo aggiornamento: 16:30

BARBARA - La notizia è arrivata oggi a due giorni dal primo anniversario della devastante alluvione delle Marche. Brunella Chiù è stata ritrovata. È suo quel corpo avvistato e recuperato nelle acque antistanti le isole Tremiti e attualmente sepolto al cimitero di Vieste. Questa mattina (mercoledì 13 settembre) il Gruppo carabinieri forestale - Nipaaf di L’Aquila, ha informato il presidente e il segretario generale della Regione Marche del provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di L’Aquila martedì 12 settembre, con il quale si comunicava l’avvenuto ritrovamento del cadavere di Brunella Chiù, 56enne di Barbara, dispersa nell’evento alluvionale dello scorso 15 settembre 2022.

Unitamente alla notifica, è stata allegata copia degli accertamenti effettuati dai carabinieri Ris di Roma con i quali si attesta la compatibilità nella comparazione del Dna.

Il ritrovamento del corpo era avvenuto nelle acque antistanti le Isole Tremiti ed è attualmente sepolto al cimitero di Vieste (Foggia). 

«Esprimo a nome dell’intera comunità – così il Presidente Francesco Acquaroli – il ringraziamento e la riconoscenza ai Carabinieri Forestali del Nipaaf de L’Aquila e all’Autorità Giudiziaria per il fondamentale lavoro che ha condotto al ritrovamento di Brunella. La nostra gratitudine va alla Prefettura di Ancona, a tutte le Forze dell’Ordine, alla Protezione Civile e alle altre Istituzioni che si sono prodigate sin dai primi momenti nelle attività di ricerca».

Brunella trascinata via dalla piena del Nevola con la figlia Noemi di 17 anni

Brunella Chiù era scomparsa tra acqua, fango e detriti nella furia del Nevola, proprio davanti la sua abitazione. Avvertita dai vicini dell'arrivo della piena era uscita di corsa da casa assieme alla figlia Noemi Bartolucci di 17 anni ed il figlio Simone. Brunella e Noemi erano salite in macchina per allontanarsi più possibile dalle sponde del fiume, Simone doveva prendere un'altra auto ma non hanno fatto in tempo a scappare. L'ondata ha portato via la macchina di Brunella, trascinandola per decine di metri e riducendola ad un rottame. Il corpo straziato di Noemi è stato avvistato poche ore dopo, mentre Simone si è salvato aggrappandosi ad un albero. 

 

Ma di Brunella nessuna traccia: per mesi una task force l'ha cercata ovunque. Battendo palmo a palmo il tratto dove la sua auto è stata travolta dalla piena, seguendo tutto il percorso del fiume Misa fino al mare. Sono stati dragati persino degli invasi nelle vicinanze per non lasciare nulla di intentato. Ma niente, Brunella non trovava.

Il 3 novembre il corpo è stato recuperato alle Isole Tremiti

Cinquanta giorni dopo l'alluvione, esattamente il 3 novembre scorso, dal Molise arriva la notizia di un corpo recuperato alle Isole Tremiti. Era irriconoscibile, straziato dalla permanenza in mare e in avanzatto stato di decomposizione, impossibile capire addirittura se fosse un uomo o una donna: ma già da allora c'era il sospetto si potesse trattare della mamma di Noemi e di Simone. Sospetto che oggi ha avuto una definitiva conferma, con la comunicazione dell'esame del Dna. Il corpo di Brunella sarebbe dunque finito in mare trasportato dalla piena del Misa e le correnti marine lo hanno trascinato a oltre 120 miglia dal porto di Senigallia.

Sembra il destino, forse lo è. A un anno dall'alluvione, due giorni prima che a Pianello di Ostra si svolga la celebrazione per ricordare tutte le vittime, si potrà pregare anche per Brunella ormai tredicesima vittima accertata di una alluvione senza precendenti nelle Marche.

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