Fabrizio Boari (“Rosa Food”): «Ci picchiavano e dicevano: siamo minori non potete farci niente»

Fabrizio Boari (“Rosa Food”): «Ci picchiavano e dicevano: siamo minori non potete farci niente»
Fabrizio Boari (“Rosa Food”): «Ci picchiavano e dicevano: siamo minori non potete farci niente»
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Sabato 6 Aprile 2024, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:13

ANCONA «Sono ancora sotto choc». Parla al telefono Fabrizio Boari, fuori dal suo locale, mentre polizia, vigili e carabinieri, fino alla tarda serata di ieri sono rimasti a presidiare la zona. «È successo tutto in un attimo» riavvolge il nastro Boari. Tutto è cominciato all’esterno de L’Arte delle Pizza, il locale in via Benincasa. «Erano circa 5-6, bevevano vodka presa chissà dove - racconta Boari -. Erano fastidiosi, buttavano a terra le bottiglie».

A quel punto è uscito il titolare della pizzeria per chiedere di darsi una regolata.

Neanche a dirlo. «L’hanno subito aggredito» prosegue Boari, che proprio lì accanto ha un distaccamento della cucina del suo locale. «È uscito il mio cuoco per soccorrerlo - continua - hanno preso a calci e pugni anche lui». Il dipendente di Boari, sommerso dagli aggressori, ha provato a scappare cercando di rifugiarsi nella sede principale di Rosa Food in corso Mazzini. In quel momento è uscito Fabrizio Boari per cercare di difendere il suo dipendente.

«Sono andato lì, ho detto “Basta, fermi!”. Mi sono venuti addosso come le furie, qualcuno era anche ben piazzato. Mi picchiavano e mi dicevano: tanto siamo minorenni, non potete farci niente».

Frase che ha lasciato completamente spiazzato Boari. «Non sapevo veramente che fare, nel frattempo tutti i clienti sono scappati», riprende. Nel pieno della rissa sono volati anche i tavoli del dehors di Rosa. Sul posto c’era anche la polizia locale che ha cercato di contenere il gruppo di violenti senza, però, riuscirci.

Ad un certo punto il gruppetto si è dato alla fuga. Quando polizia e carabinieri sono arrivati sul posto hanno subito preso contatti con Boari per provare a ricostruire la dinamica dei fatti. La polizia locale, che tra l’altro ieri ha inaugurato la control room delle telecamere di sorveglianza, ha chiesto al titolare di Rosa le immagini delle sue spycam per risalire agli aggressori.

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