Ancona, picchia l’ex moglie e le strappa i capelli davanti ai figlioletti: a processo

Ancona, picchia l’ex moglie e le strappa i capelli davanti ai figlioletti: a processo
Ancona, picchia l’ex moglie e le strappa i capelli davanti ai figlioletti: a processo
di Federica Serfilippi
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Martedì 7 Novembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 07:13

ANCONA Al culmine di una lite domestica avrebbe aggredito la moglie da cui si era da poco separato, tirandola per i capelli e mettendola ko con una gomitata sul naso. Alla scena, almeno in parte, avrebbero assistito i due figli piccoli della coppia. È con l’accusa di lesioni personali aggravate che è finito a processo un operaio pugliese di 35 anni, residente nel capoluogo dorico. 


In aula

Ieri, davanti al giudice Corrado Ascoli, è stato ascoltato il poliziotto delle Volanti che era arrivato all’ospedale di Torrette per sincerarsi delle condizioni della donna.

I fatti risalgono al 28 ottobre del 2021, al Piano, dove all’epoca viveva la vittima. La separazione era stata decretata nei giorni precedenti. Stando a quanto denunciato, l’aggressione era scoppiata nell’abitazione della donna. Un furibondo litigio, all’apice del quale - questo dice l’imputazione - l’operaio avrebbe afferrato con violenza l’ex moglie per i capelli per poi strattonarla e scaraventarla contro una parete. Alla fine - sempre secondo la ricostruzione accusatoria - lui le aveva sferrato una gomitata sul volto. Le lesioni sono aggravate perché parte della scena sarebbe avvenuta sotto gli occhi dei due figli piccoli della coppia, che all’epoca frequentavano le scuole elementari. Dopo la violenza, la donna era corsa al pronto soccorso. Qui era stata raggiunta da una Volante della polizia.

«Era provata ma lucida. All’ospedale c’erano i suoi figli» ha detto ieri in aula l’agente della questura. La vittima, che non si è costituita parte civile, era stata dimessa con una prognosi di sette giorni per una contusione al naso e il trauma distrattivo del rachide cervicale. Una volta dimessa, era andata a sporgere denuncia. L’imputato, difeso dall’avvocato Tommaso Rossi, rigetta ogni contestazione, compresa la dinamica delle lesioni. Il giudice ha rinviato il processo: ci sono ancora da sentire i testimoni della difesa. 

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