ANCONA Al culmine di una lite domestica avrebbe aggredito la moglie da cui si era da poco separato, tirandola per i capelli e mettendola ko con una gomitata sul naso. Alla scena, almeno in parte, avrebbero assistito i due figli piccoli della coppia. È con l’accusa di lesioni personali aggravate che è finito a processo un operaio pugliese di 35 anni, residente nel capoluogo dorico.
In aula
Ieri, davanti al giudice Corrado Ascoli, è stato ascoltato il poliziotto delle Volanti che era arrivato all’ospedale di Torrette per sincerarsi delle condizioni della donna.
«Era provata ma lucida. All’ospedale c’erano i suoi figli» ha detto ieri in aula l’agente della questura. La vittima, che non si è costituita parte civile, era stata dimessa con una prognosi di sette giorni per una contusione al naso e il trauma distrattivo del rachide cervicale. Una volta dimessa, era andata a sporgere denuncia. L’imputato, difeso dall’avvocato Tommaso Rossi, rigetta ogni contestazione, compresa la dinamica delle lesioni. Il giudice ha rinviato il processo: ci sono ancora da sentire i testimoni della difesa.