Passetto, restyling lumaca. Il rischio concreto: un’altra estate anconetana con la scalinata off limits

Passetto, restyling lumaca. Il rischio concreto: un’altra estate anconetana con la scalinata off limits
Passetto, restyling lumaca. Il rischio concreto: un’altra estate anconetana con la scalinata off limits
di Andrea Maccarone
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Giovedì 16 Novembre 2023, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 11:46

ANCONA Nella migliore delle ipotesi il primo lotto di lavori alla scalinata del Passetto terminerà entro l’estate prossima. Ma ad essere realisti, è probabile che l’impalcatura che delimita il cantiere resti ad imprigionare l’ala destra dell’aquila lungo tutta la bella stagione. Almeno nella seconda parte, quella che da metà scalinata arriva fino al mare. Poi c’è il secondo lotto, che interessa la parete principale della balconata e la scalinata di sinistra. Insomma, prima del 2025 è matematicamente impossibile mettere la parola fine al restyling della discesa a mare.


La modifica

Nel frattempo si è resa necessaria una variante al progetto, deliberata dal Comune, per completare il restauro dei paramenti murari, provocando un prolungamento del cantiere che ha permesso anche d campionare i conci da sostituire in modo più uniforme e la correzione di alcuni aspetti impiantistici legati alla definizione del punto fornitura con Anconambiente e l’implementazione delle aree di controllo per gli effetti di illuminazione.

La variante, dunque, ha fatto sì che la ditta appaltatrice (la De Biase Costruzioni di Potenza) ricevesse altri 45 giorni di proroga per il termine dei lavori al primo stralcio del primo lotto.

Le lungaggini

I lavori per l’intervento, inserito nel piano triennale della opere pubbliche, sono stati consegnati il 2 marzo. Il cantiere sarebbe dovuto durare 137 giorni naturali e consecutivi. Ma il cronoprogramma ha subito alcuni stop. Due, in particolare, sono stati impartiti a causa delle avverse condizioni atmosferiche il 13 aprile e il 2 maggio. Pause che hanno fatto slittare la fine dei restyling al 15 agosto. Ma nel frattempo sono sorti altri problemi, che hanno spinto la ditta a chiedere una proroga di 60 giorni, avallata dal Comune. Quindi l’ulteriore posticipo al 14 ottobre. Poi la variante, una nuova proroga di 45 giorni e l’ultimo termine fissato al 31 dicembre. Poi si proseguirà con il secondo stralcio del primo lotto per una durata prevista per i lavori di 4 mesi. Questa la prospettiva se tutto dovesse filare liscio senza intoppi. Ma da un sopralluogo fatto proprio ieri mattina dal Corriere Adriatico al cantiere che si presentava inattivo, c’è da prendere anche questa deadline con le pinze.

I conti 

L’intervento al primo stralcio del primo lotto ammonta a 500mila euro con l’importo contrattuale dei lavori cresciuto da 328.945 euro a 339.746 (circa 10.800 euro in più) facendo segnare un incremento del 3,28% dell’importo contrattuale originario. Mentre per il secondo stralcio del primo lotto è previsto un investimento di 900mila euro. Infine il secondo lotto, che verrà realizzato in un unico stralcio, ammonta a 400mila euro e riguarda la stessa tipologia di intervento effettuato al lato simmetrico, ovvero manutenzione delle mura d’ambito e sostituzione delle pietre ammalorate. L’intervento da 500mila euro viene sostenuto da un mutuo contratto con Cassa Depositi e Prestiti. Mentre gli altri importi verranno finanziati mediante entrate proprie del Comune (alienazioni patrimoniali). In tutto un intervento da 1,8 milioni di euro, salvo ulteriori varianti e ritocchi in itinere. In ogni caso un’opera che gli anconetani aspettano con ansia di vedere ultimata. Intanto per tornare ad avere un affaccio sul mare non viziato dai pannelli di protezione del cantiere. In secondo luogo per poter usufruire di nuovo di entrambe le discese a mare sapendo di poter camminare su un percorso messo in sicurezza. 

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