Passetto, bivacchi notturni sotto l'ascensore. Il sindaco Silvetti: «Martedì scendo da loro»

Passetto, bivacchi notturni sotto l'ascensore. Il sindaco Silvetti: «Martedì scendo da loro»
Passetto, bivacchi notturni sotto l'ascensore. Il sindaco Silvetti: ​«Martedì scendo da loro»
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Sabato 24 Febbraio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 11:26

ANCONA - Il Passetto ferito. Sfregiato. Dalle panchine vergate di vernice spray in Pineta all’altare del Monumento scambiato per una pergamena sui cui imprimere messaggi e dediche. Il fiore all’occhiello della città, la terrazza sull’Adriatico perde così tutto il suo afflato romantico e sprofonda in un vortice decadente. Il sindaco, Daniele Silvetti, mette in fila le criticità da risolvere, perché una delle due sponde del Percorso da mare a mare non può più versare in quelle condizioni. «Decoro, sicurezza e accoglienza» elenca il primo cittadino. E per le soluzioni va a ritroso, parte da quello che ritiene un tema impellente: «Trovare una risposta per tutti quei disperati che vivono accampati ai piedi dell’ascensore».

L’annuncio

Silvetti sembra aver inquadrato la questione: «Non sono loro il problema, ma purtroppo hanno un problema» afferma.

E stupisce con l’annuncio: «Andrò a parlarci di persona, voglio capire da loro cosa non sta funzionando. Perché qualcosa non mi torna». Non è una sparata, Silvetti fa sul serio: «Tra lunedì e martedì mi presenterò all’accampamento - dice -, andrò la sera quando sono sicuro di trovarli». L’atteggiamento è di chi vuole tendere una mano, ovviamente. «I nostri servizi li hanno invitati più volte ad entrare negli alloggi appositi, ma preferiscono restare all’addiaccio. Non capisco perché. Noi abbiamo il dovere di aiutarli».

Il tavolo

Il sindaco ha in mente un primo step per affrontare la questione: «Ho chiesto a vescovo, prefetto, questore, insieme al vicesindaco Zinni e all’assessore ai Servizi sociali Caucci di comporre un tavolo perché si dia una risposta ad una situazione che deve essere risolta. E siamo nelle condizioni di poter risolverlo». Tra qualche mese si darà l’avvio alla bella stagione. La frequentazione della spiaggia da parte di avventori e turisti comincerà ad essere assidua. «La convivenza tra questo problema e la presenza delle attività produttive potrebbe diventare piuttosto critica» considera Silvetti. Attività produttive che oggi hanno un’impellenza maggiore: eliminare il problema dei raid vandalici.

I raid

L’ultimo, il tiro a bersaglio con la vetrata sopra il bar della spiaggia Valentino. Vetrata tirata giù a sassate. «È evidente che ci vuole un controllo più serrato - ammette il sindaco -, ne parlerò con Zinni e il comandante Caglioti». Il tema è quello delle telecamere, che lungo la spiaggia non ci sono. «Bisogna garantire maggior prevenzione - incalza Silvetti -, per questo coinvolgeremo nel dibattito anche il questore». Sul piano delle intenzioni non manca nulla, bene. Ora, però, bisogna tradurre le linee di indirizzo in azioni. Altrimenti le vetrate continueranno ad andare in frantumi (anche in estate) e i disperati resteranno accampati ai piedi dell’ascensore nel gelo delle notti invernali. Ultimo punto: gli arredi devastati dai writers.

Qui è Daniele Berardinelli, assessore al Decoro, a prendere in mano la situazione: «Avvieremo lo stesso intervento che abbiamo eseguito in centro, da via XXIX Settembre a piazza Roma». Sulle tempistiche, seppure ancora poco dettagliate, c’è un orizzonte: «Questione di settimane» fa sapere l’assessore. Il metodo sarà lo stesso utilizzato per togliere gli sgorbi spray in centro. «Smacchiatura con quel prodotto speciale che rende più impermeabili le superfici e quindi facilmente trattabili in caso di nuovi blitz dei writers» rimarca Berardinelli. Solo un ostacolo rimane insormontabile: fissare delle spycam sul Monumento per incastrare i vandali. Il bene è soggeto a vincolo della Soprintendenza. Non si tocca.

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