Palaindoor, scusate il ritardo: ora i lavori a “casa Tamberi”

Dopo quasi 4 anni risolta l’impasse: per il campione una nuova palestra dedicata al salto in alto L’ampliamento da 2 milioni doveva essere realizzato nel 2020. Il 10 settembre firma del contratto

Palaindoor, scusate il ritardo: ora i lavori a “casa Tamberi”
Palaindoor, scusate il ritardo: ora i lavori a “casa Tamberi”
di Antonio Pio Guerra
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Venerdì 25 Agosto 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15:11

ANCONA - C’è aria di lavori in “casa Tamberi”. Dopo tre anni e mezzo d’agonia, pare infatti risolta l’impasse sulla ristrutturazione del Palaindoor di Ancona. La notizia arriva all’indomani del trionfo di Gimbo ai Mondiali d’atletica di Budapest. Un oro preparato proprio all’ombra del palazzetto della Montagnola, dove già trova posto un murale dedicato al campione dorico (consegnato in occasione delle Olimpiadi di Tokyo) e dove presto arriverà anche una nuova sezione interamente dedicata alla pratica del salto in alto. 


I problemi 


Stavolta per davvero, visto che di questo ampliamento già si parlava prima della pandemia, quando Tamberi era “soltanto” campione europeo.

Il progetto di ampliamento, che porterà la superficie calpestabile a 12.420 mq, era stato annunciato nel Natale 2018. Si prevedeva il taglio del nastro nel 2020. E invece i lavori non sono mai partiti, prima per un problema tecnico-giuridico nella stesura del bando, che si è dovuto rifare daccapo, poi per il Covid. Quasi un quadriennio di silenzio, spezzato nelle ultime ore dai festeggiamenti per l’impresa di Gimbo. Per quanto il Palaindoor sia nuovo e all’avanguardia, più volte è capitato che lo stesso Tamberi si sia lamentato di alcune problematiche che ne inficiano la godibilità agonistica. La cronaca racconta di almeno due episodi plateali: le infiltrazioni d’acqua dal tetto e il freddo che aveva invaso il palazzetto a causa di una porta mal funzionante. Presto, però, questi saranno soltanto dei brutti ricordi.

«Entro il 10 settembre ci sarà la firma del contratto con la ditta appaltatrice» assicura Simone Rocchetti, presidente della Fidal Marche. E subito dopo - si parla al massimo di settimane - l’avvio del cantiere, affidato alla pugliese Toscano di Bitonto (subentrata alla prima appaltatrice per vicissitudini burocratiche). Il progetto - finanziato con 2 milioni di euro attraverso fondi Coni - prevede una nuova palestra da 500 mq per il salto in alto che troverà posto dietro la zona che ora ospita la partenza delle gare sui 60 metri. «Verrà sfondata la parete e si provvederà allo sbancamento di una piccola collina» spiega Rocchetti. Nel finanziamento da due milioni, inoltre, è compresa anche la realizzazione di una nuova palestra per il riscaldamento degli atleti: altri 400 mq che saranno sopraelevati, costruiti dunque sopra gli spogliatoi.


I tempi 


E pur senza ancora una data d’inizio certa, da contratto è previsto che l’intervento si completi in un massimo di 240 giorni. Otto mesi durante i quali il palazzetto resterà comunque pienamente operativo, visto che si lavorerà all’esterno. Di cantiere, però, al Palaindoor se n’è già chiuso uno ad aprile. Si tratta di quello resosi necessario per rifare la volta del palazzetto e fermare alcune infiltrazioni. Per questi lavori, la precedentemente amministrazione aveva stanziato 350mila euro. Insomma, cosa non si fa per accontentare un campione come Tamberi? «Con Gimbo abbiamo stretto un patto: lui può venire ad allenarsi al Palaindoor quando vuole, a qualsiasi ora del giorno. Pensi che a Ferragosto era qui» racconta Rocchetti. Che gli ultimi successi possano spingere il campione anconetano a cercare altri lidi dove lavorare? «Gimbo continuerà ad allenarsi ad Ancona» è convinto il presidente.
 

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