ANCONA «Siamo in una fase di tranquilla gestione» assicura l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Tombolini. È zen il suo approccio ai progetti anconetani finanziati col Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. O Pnrr, una sigla che nei prossimi mesi entrerà a gamba tesa e più che mani nelle vite di amministratori e cittadini. Stuzzicati dall’opposizione, Tombolini ed il suo ufficio hanno sciorinato i numeri relativi allo stato di avanzamento di gran parte dei cantieri.
Il cronoprogramma
«Molti partiti, alcuni conclusi» fa l’assessore.
Lo stato dell’arte
Poco meglio va al Mercato delle Erbe, dove sulla carta i lavori sono in corso da più di tre mesi ma nella pratica sono iniziati davvero a fine febbraio scorso. «I lavori sono iniziati e vanno avanti in maniera continuativa» rassicura Capannelli. La matematica non lascia spazio ad interpretazioni: tasso di completamento dell’1%. La posta in gioco aumenta quando ci spostiamo sul capitolo dedicato alla Biblioteca Comunale Benincasa (7%) ed alla Pinacoteca Podesti (10%). Ultimo per ordine ma primo per sprint, il chiacchieratissimo intervento sulla Mole. «Siamo già al 13%» nota Capannelli. Per inciso, tutti questi cinque progetti sono stati finanziati con fondi Pnrr per la Rigenerazione urbana. Proprio quei fondi che il Governo nazionale sta rimodulando ed in alcuni casi definanziando, salva poi la promessa di trovare altre coperture. «I nostri interventi di rigenerazione urbana non sono stati spenti, è rimasto tutto invariato e le linee di finanziamento sono state confermate» fa Tombolini rispondendo alle preoccupazioni dell’opposizione. La verità, però, si saprà soltanto verso fine aprile. Entro il 2 aprile, infatti, i soggetti attuatori potranno aggiornare i loro progetti Pnrr con l’avanzamento dell’iter. Poi spetterà al Governo valutare ed esprimersi (in una trentina di giorni) di conseguenza. A rischio i progetti più indietro, fermi ancora alla fase iniziale dell'istruttoria. Una casistica che non dovrebbe riguardare Ancona. Si spera.