Msc, toccate di lusso in città. La general manager Stefania Vago: «L’hub al Molo Clementino? Senza sarebbe un problema»

Msc, toccate di lusso in città. La general manager Stefania Vago: «L’hub al Molo Clementino? Senza sarebbe un problema»
Msc, toccate di lusso in città. La general manager Stefania Vago: «L’hub al Molo Clementino? Senza sarebbe un problema»
di Andrea Maccarone
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Sabato 23 Dicembre 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 12:44

Stefania Vago, agente generale del gruppo Msc settore crociere, oltre alla conferma delle toccate al porto di Ancona sul 2024, anche la novità del luxury con la nave Explora I: che cosa dobbiamo aspettarci?

«Si tratta di una nave super lusso per un target di viaggiatori posizionato su un livello medio alto: a bordo può contenere 900 passeggeri, oltre 400 cabine, che possono usufruire di un’offerta di grande qualità, con ristoranti stellati e tutti i comfort del caso. Poi si tratta di una nave dagli elevati standard tecnologici ed ecologici».

Dunque si rafforza il rapporto tra Ancona e Msc?

«Un rapporto che c’è sempre stato e speriamo sempre ci sarà.

Purtroppo ci sono delle evoluzioni che non dipendono da noi, vedremo come andranno a finire».

Criptica, ma neanche tanto. Si riferisce alla questione riguardante il Molo Clementino?

«L’opportunità del Molo Clementino renderebbe Ancona un homeport e un hub Msc nel centro dell'Adriatico. È importante per noi, ma soprattutto per l’indotto che può trarne la città. Stiamo aspettando la Via-Vas del Governo».

Se non dovesse arrivare sarebbe in dubbio la vostra permanenza ad Ancona?

«Ne riparleremo, di certo sarebbe un piccolo problema da risolvere. Nel frattempo portiamo Explora, al momento la nostra nave di punta: più moderna ed ecologica e superlusso che inaugura una clientela di un certo tipo. Con questa nave Ancona entra in un range esclusivo di porti».

Mi perdoni se insisto, ma si era ipotizzato che senza il banchinamento delle navi al Molo Clementino Msc avrebbe abbandonato Ancona per Ravenna. Conferma?

«Ne ho sentite tante, che sinceramente non commento neanche. Siamo gli unici ad essere rimasti ad Ancona, credendoci perché siamo legati al territorio anche per una questione affettiva di appartenenza. Siamo qui da tanto tempo e continueremo ad esserci se le condizioni del porto ce lo consentiranno».

Tutto chiaro. Tornando alla novità di Exoplora, pensa che il target di passeggeri possa trovare ad Ancona un’offerta in linea ai loro standard?

«È una scommessa, lo scopriremo. Noi mettiamo in campo tutta la nostra esperienza e il nostro entusiasmo. Certo, avendo Explora un target di passeggeri più alto dovremo pensare a qualche esperienza più particolare».

Qualche idea?

«Ne abbiamo tante, tutto sta ad organizzarle e metterle in campo. Ad esempio pensavamo ad un tour nei ristoranti stellati del territorio».

Mentre con gli altri tipi di crociera quali novità?

«Stiamo lavorando su escursioni e proposte idonee a far tornare i turisti sul territorio. Abbiamo riscontrato che una quota altissima di passeggeri delle crociere sono poi tornati nei territori visitati. Si parla di circa il 70%».

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