ANCONA Avrebbe preso a bastonate la moglie incinta, al culmine dell’ennesima lite, in presenza della figlia di quattro anni che piangeva spaventata. Non era neppure la prima volta, perché a quelle violenze moglie e figlia sarebbero state già esposte altre volte. Esasperata, dolorante e spaventata, la donna si è incamminata lungo la statale Adriatica, tenendo in braccio la bambina. E’ stata subito notata da una volante della Squadra Mobile della Questura di Ancona che stava eseguendo un servizio di controllo del territorio: la donna appariva provata, agitata, in stato di choc. Era in difficoltà, anche per via del suo stato interessante.
L’intervento
Immediatamente gli agenti hanno richiesto l’intervento di un’ambulanza del 118 che, giunta sul posto, ha prestato assistenza alla donna trasportandola all’ospedale Salesi per le cure del caso.
Da quanto emerso in fase investigativa, l’uomo avrebbe sottoposto la donna ad una serie di abituali maltrattamenti, consistenti in violente aggressioni fisiche, nel corso delle quali avrebbe anche colpito la vittima alla testa, alla schiena e alle braccia con un bastone provocandole lesioni personali. Il tutto aggravato anche dallo stato di gravidanza e dalla presenza della figlia minore, che assisteva alle violenze sulla mamma. All’esito dell’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile, il giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura, ha disposto a carico dell’uomo - indagato per maltrattamenti e lesioni commessi ai danni del coniuge - la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla donna e alla figlia, ad una distanza non inferiore a 500 metri.
Per il marito orco anche il divieto di comunicare con moglie e figlia con ogni mezzo, nonché l’applicazione del braccialetto elettronico. I poliziotti hanno raggiunto l’indagato nella sua dimora e lo hanno condotto in Questura per le formalità di rito e per la notifica della misura cautelare. Una misura cautelare volta alla tutela delle vittime affinché le condotte violente dell’uomo non si ripetano.