Mappati gli asfalti horror anconetani: nel libro nero 209 strade: «Ma non bastano i soldi»

Mappati gli asfalti horror anconetani: nel libro nero 209 strade: «Ma non bastano i soldi»
Mappati gli asfalti horror anconetani: nel libro nero 209 strade: «Ma non bastano i soldi»
di Andrea Maccarone
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Venerdì 16 Febbraio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 12:15

ANCONA Un lavoro certosino, fatto di ricognizioni e catalogazioni. Il Comune ha mappato le strade più deteriorate della città secondo un criterio di emergenza che va dal primo livello - più critico - al terzo. In tutto 250km di asfalti, per un totale di 209 vie dove si dovrà intervenire per mettere in sicurezza la viabilità. Gli interventi programmati per il 2024 «finanziabili a brevissimo» assicura l’assessore ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, riguardano via Torrioni, via Bocconi, via del Carmine, via Fazioli, via Tronto e via Zara. Priorità da avviare già a fine marzo, per un ammontare di 900mila euro «derivanti da un mutuo» fa sapere l’assessore. Poi c’è 1 milione di euro proveniente dai Fondi frana e 300mila euro da rimanenze dell’anno scorso: «Lavori appaltati, ma non eseguiti» specifica l’assessore.

La criticità

Molto probabilmente uno degli ultimi debiti che il Comune potrà contrarre «perché stiamo raggiungendo il livello di saturazione» sottolinea Tombolini.

Parentesi: l’assessore al Bilancio, Giovanni Zinni, l’aveva già messo in chiaro in fase di presentazione del bilancio preventivo 2024: «Abbiamo ereditato una quota rimborso dei mutui di 3,8 milioni di euro, effetto anche della rinegoziazione del 2022». Così mettendo in chiaro che per l’Amministrazione Silvetti non è aria di insistere su questa via. Tombolini lo sa, ma vista la necessità di intervenire su tutte le arterie stradali dal manto ferito, gli resta in capo il compito assai arduo di reperire le risorse.

I capitoli scottanti

«Inevitabilmente dovremo andare a rimodulare alcuni servizi e i relativi costi» annuncia così la stretta Tombolini. «Bisogna efficientare la spesa dell'ente - scende nel dettaglio -. Ad esempio per la pulizia dei 13 bagni pubblici spendiamo 220mila euro all’anno. Dobbiamo arrivare almeno alla metà. In tal senso, efficientare i servizi in subappalto a terzi ci potrebbe permettere di recuperare il 40% della spesa». Poi il capitolo scottante: «Rimodulare le entrate dovute alle tariffe fisse» sussurra l’assessore. Si accende il lampeggiante che rimanda alla questione parcheggi. Innominabile per la Giunta, dopo il polverone sollevato sempre da Tombolini sulle pagine del Corriere Adriatico dopo l’annuncio di una revisione dei prezzi della sosta. Capitolo rimasto in sospeso, ma che tra le righe rimane presente.

La situazione

Dicevamo 209 strade da rifare. Al netto delle sopraccitate, le più urgenti, inutile elencarle tutte. La città è una groviera, il piano degli interventi non risparmia nessun quartiere: dal centro alle periferie fino alle frazioni. Ma Tombolini, seppure il dettaglio degli interventi non è stato ancora definito, visto che la maggior parte delle opere non sono nemmeno alla progettazione preliminare, tramite la mappatura ha potuto comunque riscontrare il livello di deterioramento di ciascuna zona e quindi immaginare il tipo di intervento. «Ci sono aree dove è sufficiente mettere mano al tappetino - spiega - che deve essere di 7 centimetri di spessore». Domanda: come mai negli ultimi cinque anni la precedente amministrazione ha svolto manutenzioni stradali per 20 milioni di euro, oggi bisogna ritornarci sopra? «Io li chiamo tappetini elettorali - punge l’assessore -. Nel 2023 la Mancinelli ha speso il doppio dell’anno precedente sulle asfaltature. L’esempio tipico è quello di Casine di Paterno, dove è stato fatto un tappetino di 2 centimetri. È normale che dopo un anno viene distrutto». L’affondo è compiuto. Ma se guarda al futuro, l’assessore ha poco da stare tranquillo. Il 2024 è in cassaforte, tra fondi regionali e altri. Ma dall’anno prossimo la strada, è proprio il caso di dirlo, sarà tortuosa. Oltre che dissestata.

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