ANCONA - Coalizione sociale «non è un partito», ma un'iniziativa per «riportare al centro del dibattito la cultura dei diritti».
Lo ha detto il segretario della Fiom Maurizio Landini, a margine di un'assemblea ad Ancona di Coalizione sociale. «Non siamo qui per ricostituire la sinistra - ha aggiunto -, oggi la politica tutta ha dimenticato questi diritti». E il progetto di Landini mira ad essere di stimolo per riportare questi argomenti al centro del dibattito, lottare contro il Jobs Act e una «cattiva riforma della scuola», ma anche per «ricostituire una cultura sociale. Per questo ci rivolgiamo a tutti: cittadini, associazioni, organizzazioni, al lavoro in tutte le sue forme: non solo lavoratori dipendenti, ma anche precari e autonomi».
«Nè contrapposizione nè disinteresse» per i processi in atto dentro la sinistra, rileva il segretario della Fiom, rispondendo ad una domanda sulle «aperture» venute dall'assemblea nazionale di superamento di Sel, durante la quale il coordinatore di Sel Nicola Fratoianni ha definito Coalizione sociale «un interlocutore». "Noi però - ha ribadito - siamo un'altra cosa, facciamo un altro percorso e ci occupiamo di altro»: la ricostruzione di una cultura dei diritti, ma anche quella di forme solidaristiche e mutualistiche".