Ancona, insulti razzisti e botte a una ragazzina. Branco alle corde, tre minori nei guai

Ancona, insulti razzisti e botte a una ragazzina. Branco alle corde, tre minori nei guai
Ancona, insulti razzisti e botte a una ragazzina. Branco alle corde, tre minori nei guai
di Andrea Maccarone
4 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Novembre 2023, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 07:24

ANCONA Insulti, sputi. Un calcio in faccia e pugni. È quanto ha dovuto subire una 19enne lo scorso 27 ottobre mentre si trovava a bordo di un bus della linea 44 all’uscita di scuola. L’aggressione da parte di tre giovani, costatale 7 giorni di prognosi, però non è rimasta impunita. Infatti la polizia, grazie al riconoscimento fotografico ad opera della vittima, è riuscita a risalire agli autori: tre minori che sono stati denunciati per il reato di lesioni personali aggravate in concorso. Per uno di loro è scattata anche la misura dell’avviso orale. 


I baby delinquenti 

Non è la prima volta che gruppi di baby delinquenti seminano il panico negli autobus di linea.

Sono sempre ragazzi molto giovani, il più delle volte minorenni. Senza alcun freno. Strafottenti e spregiudicati. Alla malcapitata studentessa 19enne hanno rivolto epiteti di ogni genere, alcuni anche a sfondo razzista: «Negra!» le avrebbero detto, mentre la pestavano selvaggiamente senza che lei potesse difendersi. E per nessuna ragione in particolare, ammesso che possa esserci una ragione per dare libero sfogo ad aggressioni in stile “Arancia meccanica”. Per di più contro una donna. Un atto gravissimo che ha fatto subito scattare la caccia ai responsabili. Ma non solo, i vertici di Conerobus hanno alzato i livelli di guardia verso comportamenti a bordo che ormai vanno ben oltre i limiti di legge.

La sicurezza 

«Il livello di attenzione è molto alto - assicura il presidente di Conerobus, Italo D’Angelo - stiamo valutando l’impiego della sicurezza privata per garantire una maggiore copertura dei controlli all’interno dei mezzi». Ma per i vigilantes l’azienda municipalizzata dovrà mettere a bilancio una spesa che potrebbe essere molto alta. «Abbiamo stimato che il servizio di security potrebbe arrivare a costare anche mille euro al giorno» specifica D’Angelo. E per un’azienda versa in condizioni finanziarie disperate, potrebbe essere un impegno di spesa fin troppo gravoso. Ma vista l’emergenza, è altrettanto necessaria. «La lotta a questi delinquenti proseguirà in ogni modo - assicura il presidente di Conerobus - non la faranno franca».

Lotta agli scrocconi 

Il pugno duro della nuova amministrazione di Conerobus si abbatte anche sugli scrocconi. «Abbiamo intensificato le verifiche a bordo dei tagliandi di viaggio - assicura D’Angelo - Anche su questo fronte ci stiamo adoperando per fermare il fenomeno dei furbetti che viaggiano gratis». Insomma il giro di vite è appena cominciato. E l’auspicio del presidente di Conerobus è «che dia i suoi frutti al più presto. Ne siamo convinti». Intanto il presidente ha chiesto un nuovo incontro con il prefetto e con tutta probabilità il summit si effettuerà la prossima settimana.

La precisazione

«Il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa, non ha disposto alcun dispositivo di Sicurezza a bordo di autobus di linea o riservati agli Istituti Scolastici, né con personale in borghese, né con personale in divisa. Eventuali determinazioni in tal senso sono di esclusiva competenza del Sig. Prefetto, dr. Darco Pellos, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Gli autori dell’episodio di aggressione ai danni di una studentessa sono stati individuati esclusivamente grazie alla professionalità del personale della Polizia di Stato, poiché come già segnalato, né in occasione del danneggiamento di un autobus di linea, né nella circostanza della lite sul veicolo destinato al trasporto scolastico, è stato possibile avvalersi di immagini registrate dai sistemi interni di videosorveglianza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA