Furia Burian, provincia isolata
Adesso l’incubo è il ghiaccio

Furia Burian, provincia isolata Adesso l’incubo è il ghiaccio
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Martedì 27 Febbraio 2018, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 13:23

ANCONA - Strade bloccate, treni in ritardo o cancellati, voli dirottati o annullati, vietate circolazione e sosta all’interno del porto di Ancona. In una situazione infrastrutturale fragilissima, le conseguenze di Burian diventano pesantissime in provincia di Ancona, nonostante i piani allestiti per fronteggiare l’emergenza siano entrati in funzione con tempestività e professionalità. Il manto nevoso provocato dall’arrivo della perturbazione siberiana va dal metro di neve nelle frazioni di Fabriano come Pantana e Casalvento ai 20-25 nel capoluogo; il termometro è sceso anche a -12 nell’entroterra senigalliese. Ma, coraggio, il peggio deve venire. Non tanto per la neve, che le previsioni danno anche per oggi, sebbene con precipitazioni più moderate, quanto per il ghiaccio: l’incubo infatti per oggi deriva proprio dalle lame di gelo sotto la coltre di neve.

Ancona è stato il centro dell’attenzione dei piani di intervento. Qui, infatti insistono non solo i nodi strategici delle comunicazioni (porto, aeroporto, autostrada e statali), ma anche la cittadella sanitaria di Torrette che è stato uno degli obiettivi sensibili, tenuti sotto costante attenzione. Mobilitata una task force con quattro mezzi (due bobcat e due spazzaneve) e 16 persone, tra tecnici della ditta e dell’Ufficio tecnico. Non è stato facile, comunque, per le ambulanze raggiungere l’ospedale né l’Inrca alla Montagnola. Alle 20 di ieri sera, il 118 aveva già organizzato 290 servizi dovuti in gran parte a soccorsi per traumi da caduta in casa. 

Nel corso della giornata si sono susseguite riunioni, in prefettura, alla protezione civile, nei singoli centri operativi comunali per garantire la sopravvivenza dei collegamenti. L’aeroporto ha potuto garantire due soli voli: il postale Dhl e il volo per Monaco ed è stato poi chiuso. I treni in direzione di Roma sono collassati, hanno retto meglio quelli lungo la dorsale adriatica. La situazione più delicata è stata quella che si è creata al porto di Ancona dove sono sbarcati i tradizionali tir dalla Grecia che si sono avviati sulle strade, nonostante il divieto. Questo ha provocato incidenti e rallentamenti sulla Flaminia, sulla Variante alla 16, nel tratto di 76 che conduce al casello di Ancona nord. Dove peraltro i tir sono stati bloccati, anche quelli con la deroga. Tanto che, dopo la riunione convocata in prefettura, nel primo pomeriggio è è stata interdetta la viabilità di automobili e mezzi pesanti al porto. Per i passeggeri sono disponibili sale riscaldate del terminal e dell’ex stazione passeggeri. La Guardia Costiera ha chiesto ai porti di non far partire i traghetti verso Ancona: quelli in arrivo dovranno tenere a bordo i Tir. 
Le scuole
La Protezione civile Marche ha diramato un nuovo avviso di condizioni meteo avverse, valido fino alla mezzanotte di oggi, riferito alla neve. Ma la grande preoccupazione è il gelo: secondo le previsioni del Centro agrometeo della Regione oggi e domani le temperature saranno ancora in calo. Le scuole resteranno chiuse anche oggi in diversi Comuni. Ancona, Fabriano e Falconara hanno già deciso di non aprire neanche domani. Stop alle lezioni anche a Jesi, Senigallia, Sirolo, Belvedere Ostrense. L’Università Politecnica delle Marche ha sospeso per oggi le attività didattiche, comprese le sessioni di laurea, in tutte le sedi.

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